Personale

Concorso dirigenti scolastici, 2900 vincitori già di ruolo a settembre

Le modalità del reclutamento dei dirigenti scolastici ha subito un cambiamento in corso d’opera.

La procedura concorsuale, iniziata nel 2017, è stata trasformata da un lungo corso-concorso in un ordinario concorso, al fine di garantire l’immissione in ruolo dei vincitori già dal 1° settembre 2019.

Il concorso era iniziato con la prova preselettiva a cui avevano partecipato 24.082 candidati effettivi su 34.500 iscritti: 7.279 donne e 6.803 uomini.

Gli ammessi alla prova scritta erano stati 8.736: gli 8.700 previsti da bando, più 36 candidati che risultavano ex-aequo con un punteggio di 71,7.

Ora l’ulteriore scrematura: saranno 3.795 i candidati che sosterranno l’orale.

Con successivo avviso, pubblicato sul sito internet del Ministero, sarà reso noto il calendario della prova orale.

Il Decreto ministeriale n. 138/2017 disponeva che al corso di formazione fosse ammesso il 20% di candidati in più rispetto ai posti disponibili. Tali candidati diventeranno anch’essi vincitori. Pertanto, i vincitori saranno 2900.

I candidati ammessi al corso conclusivo di formazione e tirocinio, dunque, saranno direttamente dichiarati vincitori e assunti, secondo l’ordine di graduatoria di ammissione al corso.

La prova orale sarà finalizzata ad accertare la preparazione professionale degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico.

Saranno testate anche le conoscenze informatiche e di lingua straniera.

Concorso dirigente scolastico, così sarà la prova orale

La prova orale del concorso dirigenti scolastici consisterà in:

  • un colloquio che accerta la preparazione professionale del candidato nelle materie di esame;
  • una verifica della capacità di risolvere un caso riguardante la funzione del dirigente scolastico;
  • una verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche;
  • una verifica della conoscenza della lingua prescelta dal candidato tra francese, inglese, tedesco e spagnolo al livello B2 del CEF, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione e una conversazione nella lingua prescelta.

Concorso dirigente scolastico: Punteggio e modalità di svolgimento prova orale

Al colloquio sulle materie d’esame, all’accertamento della conoscenza dell’informatica e all’accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta dal candidato, nell’ambito della prova orale, la Commissione del concorso andrà ad attribuire un punteggio nel limite massimo rispettivamente di 82, 6 e 12.

Il punteggio complessivo della prova orale è dato dalla somma dei punteggi ottenuti al colloquio e nell’accertamento della conoscenza dell’informatica e della lingua.

La prova orale è superata dai candidati che ottengono un punteggio complessivo pari o superiore a 70 punti.

La Commissione e le Sottocommissioni esaminatrici, prima dell’inizio della prova orale, determinano i quesiti da  porre  ai  singoli candidati per ciascuna delle materie  di  esame. Tali  quesiti  sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte.

Così come segnalano fonti sindacali dopo l’informativa tenutasi al Miur lo scorso 21 marzo, l’abbinamento dei candidati alle sottocommissioni verrà effettuato seguendo l’ordine alfabetico dei candidati ammessi, a partire dalla lettera A.

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Cosa è previsto nella legge sulle semplificazioni

In Gazzetta Ufficiale la legge 12 dell’11 febbraio 2018 di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.

A quel punto i vincitori saranno assunti e saranno ammessi frequentare il corso di formazione.

Così come segnala l’articolo 10, i candidati ammessi al corso conclusivo del concorso
bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti scolastici, sono dichiarati vincitori e assunti, secondo l’ordine della graduatoria di ammissione al corso, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all’articolo 39, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Il periodo di formazione e prova è disciplinato con i decreti di cui all’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Il comma si applica anche al corso-concorso bandito per la copertura dei posti
nelle scuole di lingua slovena o bilingue.

Le risorse stanziate negli anni 2018 e 2019 per il semi-esonero del personale frequentante il corso di formazione previsto dall’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non più necessarie a tale scopo, confluiscono nel Fondo “La Buona Scuola” per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica, di cui all’articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107, nella misura di 8,26 milioni di euro per ciascuno
degli anni 2018 e 2019 per essere destinati alle assunzioni di personale. 

La somma risparmiata (16 milioni e mezzo di euro) sarà destinata alle assunzioni del personale.

Andrea Carlino

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