Non accennano a placarsi le polemiche sul concorso per dirigenti scolastici. Nelle ultime 24 ore si sono ancora accavallati comunicati e proteste.
Il punto a cura di Reginaldo Palermo
I Partigiani della Scuola Pubblica hanno deciso di fare propria la protesta con un comunicato nel quale ripropongono tutti i motivi, ormai noti, di irregolarità (alcuni potrebbero avere persino rilevanza penale) e chiedono esplicitamente l’annullamento delle prove.
Ma nel frattempo anche i candidati che hanno superato le prove stanno facendo sentire la propria voce e parlano apertamente di ricorsi strumentali, pretestuosi e privi di serie argomentazioni sul piano giuridico e amministrativo.
Il caso ha assunto anche una rilevanza politica: nella giornata del 19 giugno il senatore socialista Riccardo Nencini e la deputata di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo hanno convocato presso la Camera una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche docenti ricorrenti del Comitato “Trasparenza e partecipazione”.
Nencini ha annunciato una interrogazione al Ministro e in un comunicato di poche ore fa aggiunge anche che “il caso si sta ammantando di mistero”.
“Dal sito di istanze online – denuncia Nencini – sembrano scomparse le prove scritte fino ad oggi consultabili. Lo strano caso del concorso per Dirigente Scolastico diventa così sempre più paradigmatico di un sistema politico inefficiente e pasticcione”.