Cresce la tensione tra gli oltre 35mila partecipanti alla prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici, che porterà all’individuazione di quasi 2.500 nuovi capi d’istituto.
La prova, prevista dal decreto direttoriale 1259 del 23 novembre scorso, si svolgerà subito dopo il prossimo week end: lunedì 23 luglio, per la prima volta via computer, ai candidati verranno somministrati 100 quesiti a risposta multipla, con quattro item di cui uno corretto, estrapolati dalla banca dati composta da 4mila domande rese pubbliche a fine giugno.
La banca dati non impeccabile
Attraverso i nostri lettori, La Tecnica della Scuola continua a farsi portavoce, rivolgendosi anche e soprattutto al Miur, delle segnalazioni da parte dei suoi lettori di anomalie o errori presenti nella corposa banca dati.
Dopo avere comunicato la presenza di un refuso in una domanda e il “salto” della numerazione progressiva in alcuni punti, che però non ha mutato il numero complessivo di quesiti, oltre che la presenza di quesiti simili, se non uguali (ad esempio, la domanda 1.40 è sostanzialmente identica, fatte salve le risposte errata, alla domanda 3.40), nei giorni scorsi avevamo scritto del probabile errore presente nella domanda 9.462: “Come è chiamato in Francia il capo d’istituto del collège?”. Risposte: a) Proviseur; b) Principal; c) Directeur; e) Chef.
Secondo il nostro lettore “la risposta corretta è la B, non la A. Lo so per certo – ci ha fatto sapere via e-mail – perché ho lavorato a lungo nelle scuole francesi: è una delle mie certezze derivanti da esperienza personale”.
Altri due errori?
Sinora il Miur su tali questioni non ha preso posizione. Nel frattempo, un altro lettore, ci ha indicato un ulteriore doppio errore.
Il primo sarebbe presente negli item di risposta della domanda 7.26, che è la seguente: “La responsabilità amministrativa del dirigente scolastico si configura”.
La risposta corretta, ritiene con certezza il lettore, non sarebbe la prima, come tutte quelle collocate dal Miur in quella posizione: “solo in caso di dolo”.
“In realtà la responsabilità sussiste anche per colpa grave”, fa osservare l’aspirante dirigente scolastico che preferisce mantenere l’anonimato.
Ma anche la risposta alla domanda 7.488, fa osservare, non sarebbe corretta. Il quesito è il seguente: “Cosa si intende per reintegrazione in forma specifica?”. La risposta corretta, secondo il ministero dell’Istruzione, è la seguente: “Che il danneggiato viene reintegrato nella utilità perduta”.
La replica del lettore: “Ritengono invece corretta la risposta c) considerata invece errata: ‘Che viene ripristinata la situazione precedente al danno’”.
Questa è la spiegazione: “La reintegrazione in forma specifica presuppone infatti che il danneggiato pretenda la ricostruzione dell’esatta situazione esistente prima del prodursi dell’evento dannoso”.
Cosa dirà il Miur?
Pure stavolta, La Tecnica della Scuola si fa portavoce delle osservazioni e di rilievi posti dai nostri lettori, chiedendo al Miur di accertare la consistenza o meno dell’errore. Anche perché, qualora queste dovessero essere corrette, con la presenza di risposte effettivamente indicate corrette ma in realtà sbagliate, ciò potrebbe essere motivo di ricorsi.
Quindi, sarebbe bene dirimere tutte le questioni poste, prima dell’avvio della prova, ovviamente con una comunicazione ufficiale sottoscritta dallo stesso Miur.
Per tutti i dettagli sulla prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici, in programma il 23 luglio prossimo, La Tecnica della Scuola ha realizzato un focus tutto da leggere.