Pubblicate le disponibilità di posti per coloro che saranno presto nominati dirigenti scolastici con il concorso bandito nel 2017.
Un po’ di numeri: gli idonei sono 3420, i vincitori 2900, per l’a.s. 2019/20 saranno nominati in 2117, questo il numero dei posti autorizzati.
In dettaglio i neo DS presto saranno chiamati a indicare le regioni di gradimento e quindi saranno assegnati a una regione secondo l’ordine di graduatoria.
Saranno gli USR ad assegnare le sedi, il Miur ha anche parlato con i sindacati di scelte degli UU.SS.RR. in base ai curricula presentati dai neo DS in alternativa al punteggio della graduatoria, una sorta di chiamata diretta oggi abolita per i docenti, una sorta di nemesi storica.
In questi giorni si sono lette fantasiose proposte di docenti che avendo superato il concorso, in turno di nomina avrebbe addirittura voluto congelare il posto in attesa di una sede vicino casa.
Vediamo ora nel dettaglio.
1) La 104 non vale per la scelta della regione.
2) Vale invece per la scelta della sede all’interno della regione.
3) Chi rimuncia sarà depennato definitivamente dalla graduatoria, salvaguardando i casi previsti dalla legge.
4) In caso di rinuncia non saranno rifatte le nomine ex novo dal primo nominato, come qualcuno voleba, ma si procederà alle surroghe a partire dal primo non nominato.
5) Tra poco i DS sapranno quindi le loro sedi che certamente non sono al Sud. In Campania ad esempio sono previsti 0 posti.
Si tratterà ora di preparare il valigino in attesa del trasferimento definitivo.
6) Sui neo immessi in ruolo pende come un macigno però la sentenza nel merito del Consiglio di Stato di ottobre che, come ho detto in un precedente articolo, se negativa potrebbe essere anticipata da un provvedimento legislativo che potrebbe ricalcare quello previsto dalla legge 202/2010 in merito al concorso del 2014 annullato nella regione Sicilia che tutti ricordano come il concorso delle bustine trasparenti. Potrebbe essere una vera e propria sanatoria per tutti che con soluzioni procedurali diversificate riguarderebbe vincitori, idonei e ricorrenti.
Libero Tassella