Vorrei rispondere per l’ultima volta alla collega Mongiardo in difesa non di me, ma di centinaia di ricorsisti che stanno spendendo tempo e denaro non per fantasie estreme o per voli pindarici, ma in difesa di quei diritti che sono stati cancellati se non calpestati da sottocommissioni ridicole.
La sentenza del Tar la conosco bene e a parte i dieci punti di cui parlerò più avanti è inconcepibile che il Consiglio di Stato ribalti la sentenza di annullamento per l’incompatibilità per ragioni di pubblica utilità quando rimangono decine di scuole ancora in reggenza. Ma l’incompatibilità è stata sanata? Non credo cara collega e non credo che il Miur porti documenti a discolpa.
Se il TAR darà ragione al Miur sarà per il solito teatrino italiano che permette a un capo gabinetto del Miur di essere nello stesso tempo anche giudice del Consiglio di Stato.
Per quanto riguarda gli altri punti si parla di infondatezza quando non hai prove sufficienti, ma il Tar in pochi giorni poteva trovarle? No infatti ha rimandato al 17 Ottobre.
Le prove ci sono, cara collega, prove che i ricorsisti o i bocciatoni, come qualcuno ci chiama, hanno trovato in questi mesi che sono alla base delle denunce dell’Espresso e della Procura di Roma o nelle interrogazioni parlamentari.
E ancora il famoso vaso di Pandora non è stato completamente scoperchiato, tanto che qualche Presidente di sottocommissione tenta di difendere pubblicamente il proprio operato.
Chiudo questa mia risposta affermando chee noi ricorsisti non siamo contro gli idonei che con fatica e sacrificio hanno superato le prove ma le centinaie di idonei che hanno avuto altri aiuti basta scorrere la graduatorie e si vedono figli, nipoti, cugini di dirigenti.
Vincenzo Nicolosi
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