Concorsi

Concorso dirigenti scolastici, i vincitori della prova concorsuale già di ruolo a settembre

Durante il Question Time alla Camera, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha fatto il punto sulle procedure concorsuali.

In particolare, per quanto riguarda il concorso dirigenti scolastici, Bussetti ha confermato la semplificazione delle modalità di reclutamento dei presidi: “Le modalità del reclutamento con riferimento alla procedura concorsuale bandita nel 2017, è stata trasformata da un lungo corso-concorso in un ordinario concorso, al fine di garantire l’immissione in ruolo dei vincitori già dal 1° settembre di quest’anno”.

Ciò significa che i vincitori del concorso saranno di fatto proclamati già al termine delle prove orali.

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Cosa è previsto nella legge sulle semplificazioni

In Gazzetta Ufficiale la legge 12 dell’11 febbraio 2018 di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione.

A quel punto i vincitori saranno assunti e saranno ammessi frequentare il corso di formazione.

Così come segnala l’articolo 10, i candidati ammessi al corso conclusivo del concorso
bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti scolastici, sono dichiarati vincitori e assunti, secondo l’ordine della graduatoria di ammissione al corso, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all’articolo 39, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Il periodo di formazione e prova è disciplinato con i decreti di cui all’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Il comma si applica anche al corso-concorso bandito per la copertura dei posti
nelle scuole di lingua slovena o bilingue.

Le risorse stanziate negli anni 2018 e 2019 per il semi-esonero del personale frequentante il corso di formazione previsto dall’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non più necessarie a tale scopo, confluiscono nel Fondo “La Buona Scuola” per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica, di cui all’articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107, nella misura di 8,26 milioni di euro per ciascuno
degli anni 2018 e 2019 per essere destinati alle assunzioni di personale. 

La somma risparmiata (16 milioni e mezzo di euro) sarà destinata alle assunzioni del personale.

Andrea Carlino

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