E come la mettiamo con la vicenda del concorso a Dirigenti Scolastici?
Le correzioni delle prove scritte dovrebbero terminare il 31 marzo prossimo e gli orali iniziare forse nel mese di aprile.
In questi giorni stiamo assistendo ad un “balletto” di commissari che, puntualmente rinunciano alla nomina. E Gli Uffici Scolastici Regionali sono costretti a modificare le commissioni giudicatrici.
Con questo andazzo i “futuri” Dirigenti Scolastici potranno assumere servizio il 1° settembre 2019?
Chissà! Fatto sta che le rinunce in massa sono dovute a due fattori: l’esiguo compenso dei Presidenti e dei commissari che stanno correggendo le prove scritte e le “pressioni” che inevitabilmente giungono da più parti ai componenti delle commissioni giudicatrici e che “costringono” i commissari a rinunciare all’incarico di componente delle commissioni giudicatrici.
Insomma ne vedremo di belle.
Intanto il concorso a DS va avanti a singhiozzo, in attesa dei risultati finali e della inevitabile giungla dei ricorsi che ne deriverà.
Ormai in Italia si è capito che partecipare ad un concorso equivale ad avere un ricorso già pronto per vedersi riconosciuti i propri diritti.
Mario Bocola
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