Dopo aver animato le discussioni (e le polemiche) sui social, le vicende legate ai ricorsi sul concorso per dirigenti scolastici approdano adesso anche in Parlamento.
In questi giorni, infatti, i senatori della Lega hanno depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta rivolta direttamente al presidente Conte per conoscere quale posizione , intenda mantenere il Governo.
Il senatore leghista Mario Pittoni fa riferimento alle notizie giornalistiche in merito a messaggi audio che stanno circolando su ciò che starebbe succedendo nella camera di consiglio della sesta sezione del Consiglio di Stato in merito ai ricorsi pendenti.
Sembra infatti – stando ad alcuni articoli pubblicati dai quotidiani “Il giornale” e “La verità” – che le sentenze potrebbero essere in qualche modo “pilotate”. Secondo alcuni “vocali” trascritti dai due quotidiani parrebbe che comunque la decisione del Consiglio di Stato sarebbe di fatto già stata presa, nella direzione auspicata dal Ministero stesso: il Consiglio, cioè, sarebbe pronto a rigettare la decisione del TAR di annullamento del concorso.
Nella interrogazione parlamentare, i senatori chiedono al presidente Conte e se non ritenga che “l’atteggiamento poco collaborativo tenuto dal ministro Azzolina fino a oggi, in merito all’accesso agli atti di una procedura alla quale lei stessa ha partecipato, oltre a evidenziare un pesante conflitto di interessi e a ledere il principio della buona amministrazione, non danneggi l’intera politica governativa di cui il Presidente del Consiglio è responsabile”.
Ma il vero obiettivo della Lega è un altro perché con la stessa interrogazione si chiede a Conte se egli non ritenga che la situazione sia tale da far “valutare soluzioni alternative per la guida di tale dicastero”.
Già nelle settimane scorse la Lega aveva tentato di far mettere all’ordine del giorno del Senato una propria mozione di sfiducia nei confronti della ministra Azzolina, ma la richiesta era stata respinta dalla Conferenza dei capigruppo che, per regolamento, deve redigere l’ordine del giorno dei lavori.
E così adesso dovrà essere Conte in persona a rispondere alla domanda: ma Lucia Azzolina, essendo coinvolta in prima persona nel contenzioso sul concorso per dirigenti scolastici, può continuare ancora svolgere il suo ruolo di Ministro?