“La vita è lunga e fa molti giri”.
Isabelle Allende, nello straordinario romanzo ‘La Casa degli Spiriti’, così fa recitare a Mercedes quando il suo ‘padron’ le chiede quanto costasse una sua prestazione.
“… fa molti giri… e, presto o tardi, la stessa vita ti renderà il conto!”
Ho pensato a questo quando ho letto che i benefici della legge 104/1992 (i più la chiamano, con termine improprio, la legge degli handicappati) nel concorso Dirigenti Scolastici, nella scelta della sede, varrà, ma solo dopo che i candidati idonei e vincitori saranno assegnati alle Regioni scelte, scorrendo la graduatoria di merito.
Bene! Ragionando a voce alta per il MIUR, un titolare ex art. 21 Legge 104 o, un familiare di disabile (ex art. 33, co 5, sempre della legge famigerata), potranno godere dei benefici, espressi dalle norme ricordate, in merito alla scelta della sede, solo dopo essere stati assegnati nella Regione dove risiedono, altrimenti… altrimenti se il nuovo DS con art. 21 o DS assistente di persona disabile, non dovesse trovar posto nella Regione di riferimento, dalla nuova Regione cosa potrà fare?
Ancora più sinteticamente se il Prof. Bianchi di Catanzaro, vincitore del concorso DS 2017, è stato bravissimo e può scegliere la Calabria, poi, il Direttore USR della Calabria gli concederà la sede a lui più consona, essendo titolare di legge 104…ma attenzione se il Prof. Verdi di Nuoro, non avendo posizione in graduatoria utile per scegliere la Sardegna, verrà associato, per esempio, alla Regione Lazio, sarà il Direttore della USR Lazio a concedergli i benefici della 104.
Ciò che sfugge, onestamente non si comprende come possa, è che il figlio disabile del Prof. Verdi, semmai, vive ancora a Nuoro e come potrebbe, il nuovo DS sardo, assisterlo da Viterbo?
Allora non vi è chi non veda la macroscopica miopia del Miur che pur rispettando il proprio bando, relativo al reclutamento dei nuovi Presidi, dimentica il senso e la portata di una legge 104/92.
Una Legge che è pietra miliare della nostra legislazione positiva, che è norma invidiata da mezza Europa, che è base su cui regge quella scuola inclusiva gridata a gran voce dall’Europa con ET 2020 e dal mondo con l’Agenda ONU 2030.
Si diceva …la vita è lunga e fa molti giri.
Nessuno, e dico nessuno, vorrebbe trovarsi nelle condizioni previste dalla legge 104, tutti i titolari dei benefici previsti dalla Legge 104 farebbero a cambio con i colleghi DS che fortunatamente non godono di quei ‘benefici’. Questi non possono valere solo se hai superato un concorso e sei stato molto bravo, tanto bravo da poter scegliere la Regione dove vivi.
Questi benefici prescindono dalla bravura, devono essere applicati e devono essere applicati per tutti coloro che ne hanno diritto.
Certo chi è stato più bravo, chi ha maggior punteggio nella graduatoria di merito, dovrà entrar prima nella funzione dirigenziale … e ci mancherebbe!
Ma una volta entrato, per esempio nei 1980, o per i prossimi Anni nel contingente richiesto, indipendentemente dal punteggio, i titolari 104 (tutti) dovranno scegliere prima la Regione di preferenza per poter de facto realizzare il senso della legge stessa!
Qualsiasi altra soluzione non garantirà il diritto previsto dalla legge ovvero costringerà ad una scelta:
“Assisti tuo figlio, tua madre, tuo padre e rimani a fare il docente pur avendo superato con merito un concorso”.
Ovvero: “Decidi di andar via, seguendo la tua legittima voglia di miglioramento lavorativo, senza più poter assistere il tuo familiare”!
Per quanto mi riguarda la risposta sub due non è nemmeno immaginabile. Come non lo è per nessuno di NOI!
NOI, gruppo di docenti idonei al concorso DS 2017, titolari di 104 personale e quali assistenti di familiare, sapevamo che la vita fosse lunga, sapevamo che facesse molti giri, ma pensavamo che la ‘roulette’ questa volta non si fermasse, ancora, sulla casella ‘0’.
Ci sarà ancora una riunione tra MIUR e Sindacati… NOI speriamo che il buon senso possa prevalere.
Un gruppo spontaneo di titolari legge 104 idonei al concorso DS 2017