Forse questa sarà davvero la volta buona: lo dice Cisl Scuola annunciando l’incontro fra ministero e sindacati sul tema dell’avvio delle procedure concorsuali per il reclutamento dei dirigenti scolastici.
Commenta il sindacato di Ivana Barbacci: “Sembra finalmente riprendere il tormentato cammino delle due procedure concorsuali per l’assunzione di dirigenti scolastici”.
L’emanazione del bando per il concorso ordinario e l’avvio della procedura per il concorso riservato erano state rallentate dai tempi richiesti per ottenere da parte del Mef l’autorizzazione ad assumere e da interventi del Parlamento che aveva modificato il DM 8 giugno 2023, n. 107 con L. 112 del 10 agosto 2023), oltre che dalla necessità di definire accordi con Formez per la redazione delle prove.
In effetti da giugno in avanti più volte il Ministro aveva annunciato che l’avvio sarebbe arrivato “ad horas”.
Subito si era parlato di bandi pronti per fine agosto, scadenza poco dopo spostata alla prima decade di settembre, per garantire poi che tutto era pronto per fine settembre.
Il fatto è che ormai i ripetuti annunci del Ministro su questa o quella iniziativa non fanno neppure più storia tanto che quando gli annunci non sono tali ma sono comunicazioni su decisioni ormai prese e formalizzate, sui social si scatenano commenti del tipo “Ci crederò quando vedrò con i miei occhi”, proprio come sta accadendo con la vicenda dell’anticipo contrattuale che verrà inserito in una delle prossime buste paga (si dice addirittura già a dicembre).
Tornando alla questione del concorso, Cisl Scuola osserva: “La convocazione segue infatti all’invio alle organizzazioni sindacali della bozza del bando del concorso ordinario e dell’avviso per il concorso straordinario. Nonostante entrambi i documenti fossero da considerarsi riservati, alcune testate specializzate hanno pubblicato una tabella contenente una ripartizione dei posti nelle regioni. L’indicazione diffusa ha suscitato una forte reazione da parte dei dirigenti che ancora prestano servizio fuori della regione di residenza”.
Il problema non è di poco conto perché, stando alle indiscrezioni circolate, sono indicati posti a bando anche nelle regioni in cui né la mobilità interregionale, né nuove assunzioni hanno potuto avere luogo lo scorso anno scolastico a causa delle previste contrazioni per il dimensionamento.
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