Scriviamo per esprimere il nostro “fermo sostegno” al Ministro Valditara, al Governo e al Ministero dell’Istruzione e del Merito”, cui apparteniamo e che siamo pronti a servire con dedizione e professionalità come abbiamo sempre fatto e oggi più che mai nel nostro nuovo ruolo.
Siamo coloro che, nonostante siano stati ingiustamente etichettati, hanno sempre creduto nella giustizia e nella meritocrazia.
Siamo pronti, con le valigie in mano, a metterci al servizio delle scuole italiane, ma, al momento, ostacoli imprevisti e difficoltà inattese si sono frapposte alla nostra missione istituzionale.
Desideriamo innanzitutto esprimere il nostro più sentito e convinto “grazie” per aver dato valore e credito al nostro incessante impegno nello studio, riconoscendo i nostri sforzi attraverso una procedura che ha previsto una prova concorsuale scritta e orale, di notevole difficoltà, superata con meritevoli risultati. Una prova estremamente selettiva, che deve avere il suo giusto peso, perché ha veramente richiesto l’esercizio di competenze elevate, una costante attività di studio e di elevazione professionale. Siamo altresì convinti che il corso intensivo di formazione – strutturato in modo funzionale all’ acquisizione dello status dirigenziale – debba essere generalizzato nelle procedure di reclutamento, proprio per la qualificata incidenza sulle prassi operative.
Apprezziamo e approviamo il criterio che il Ministero, in piena osservanza della normativa vigente, ha applicato nella gestione della procedura e della graduatoria. Tale consenso non riguarda solo coloro che sono stati individuati per assumere servizio come dirigenti scolastici, ma anche quanti fiduciosi nel Ministero, sono disposti ad aspettare pazientemente il proprio turno per essere chiamati per scorrimento di graduatoria.
Saremo accanto al Ministero anche domani, 5 settembre 2024, quando il TAR si pronuncerà nel merito del ricorso presentato da un gruppo di docenti che hanno superato unicamente la prova preselettiva relativa al concorso ordinario.
Siamo pronti a sostenere il Ministero in tutte le sedi giuridiche, convinti che le contestazioni avanzate siano pretestuose e non rispecchino il reale interesse collettivo che questa procedura ha cercato di tutelare.
Concludiamo esprimendo la nostra piena fiducia nell’operato del Ministro e in quello del Ministero, certi che tutto si adempirà positivamente e che le decisioni prese rappresentino un passo significativo verso la giustizia e la valorizzazione del merito nel nostro sistema educativo.
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