“Il ministero dell’Istruzione ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di ricorrere contro la sospensiva, concessa dal Tar Lazio, del decreto d’immissione in ruolo dei dirigenti scolastici. Nel giro di qualche giorno si saprà quindi se sussistevano le ragioni, anche d’urgenza, per sospendere la procedura che dovrebbe portare 519 docenti all’incarico di dirigente”: lo rende noto in queste ore il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere nei giorni scorsi, quasi certamente la decisione del TAR Lazio avrà come risultato quello di rallentare le assunzioni dei dirigenti scolastici rendendo così sempre più difficile il raggiungimento dell’obiettivo “zero reggenze” che il ministro Valditara ha più volte definito “prioritario”.
Resta il fatto che il 5 settembre il TAR dovrà prendere in esame il merito della vicenda per decidere se il ricorso dei candidati che non sono soddisfatti dell’esito del concorso possa essere accolto (con la conseguenza che la graduatoria di merito venga azzerata).
Bisogna tenere conto che, al momento, il TAR non ha ancora deciso nulla e quindi il Consiglio di Stato non può neppure pronunciarsi contro il TAR stesso anche se, ovviamente, potrà stabilire, come peraltro sottolinea Mario Pittoni, se davvero il tribunale amministrativo poteva sospendere la procedura.
Ora, se il CdS dovesse decidere in tal senso, visti i tempi di cui si sta parlando, non cambierebbe molto perché il giorno 5 settembre il TAR potrebbe comunque pronunciarsi nel merito della vicenda.
Se il CdS dovesse decidere l’illegittimità della sospensiva già nei prossimi giorni, il Tar potrebbe essere “costretto” a riunirsi prima del 5 settembre, ma cambierebbe poco.
La situazione, come si può facilmente comprendere, è complicata e incerta al tempo stesso, tanto che diversi Uffici scolastici regionali, in assenza di indicazioni univoche del Ministero, si stanno già preparando all’emergenza.
Al momento le soluzioni possibili sono due: assunzione con riserva dei candidati inseriti nella graduatoria di merito oppure assegnazione delle reggenze nelle scuole prive di titolare.
In ogni caso saremo ben lontani dall’obiettivo che il Ministro si era posto già da tempo.