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Concorso dirigenti scolastici riservato, caos valutazione titoli: M5s attacca Valditara, la risposta del Ministero

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Caos concorso dirigenti scolastici riservato ai ricorrenti del 2017: come abbiamo scritto, in queste ore il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato i risultati del concorso. Il deputato del M5S Antonio Caso ha fatto notare che la valutazione dei titoli è stata espressa in trentesimi, mentre la prova sostenuta dai candidati è stata valutata in decimi. Da qui un vespaio di polemiche.

La replica del Mim

I pentastellati hanno presentato una interrogazione per chiedere al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara “se e come intenda agire per rivedere la valutazione dei titoli del concorso senza falsare la graduatoria”. Pronta la risposta dell’amministrazione, nella figura di Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Ecco le sue parole: “Circa le polemiche sollevate nell’ambito del concorso riservato per dirigenti scolastici, che si sta concludendo in questi giorni, si precisa che l’amministrazione sta dando attuazione a quanto prescritto in una disposizione fortemente voluta dal Parlamento per mettere fine ai contenziosi in essere derivati dalla gestione del concorso ordinario del 2017 e troppo a lungo ignorati”.

Caso: “Irragionevole ed anomala decisione”

Non si è fatta attendere la risposta di Caso: “Giuseppe Valditara e i suoi alfieri minori in Parlamento, leggasi Sasso, Miele e Bucalo, devono essere stati colpiti proprio su un punto dolente sulla vicenda della abnorme valutazione dei titoli del concorso per DS rispetto alla prova concorsuale, stante il fuoco di fila di comunicati stampa in risposta alla mia lecita domanda se il ministro non ritenga urgente adottare iniziative volte a rivedere la valutazione dei titoli procedendo alla loro riparametrazione in maniera da non falsare la graduatoria. Addirittura la Dott.ssa Palumbo, Capo Dipartimento del Ministero si è scomodata a difendere l’operato dell’amministrazione che dice dare attuazione a quanto voluto dal Parlamento per rimediare ad errori della procedura, dimenticando che era lei stessa Capo Dipartimento quando il concorso è stato bandito, quando si è concluso e per tutto l’iter. Di tutto hanno parlato fuorché della mancata attuazione della disciplina sui concorsi pubblici contenuta nel DPR 487 del 1994 secondo il quale la valutazione dei titoli non può essere superiore ad un terzo della valutazione complessiva. Ricordo ai citati alfieri che il bando giustamente si rifà a questo regolamento. Si vede che non sono proprio in grado di spiegare le ragioni reali di quanto gravita attorno ad un concorso segnato da una irragionevole ed anomala decisione che grava tutte sulle spalle di Valditara. Vedremo se sarà quest’ultimo a spiegare qualcosa nel merito, visto che dovrà rispondere alla nostra interrogazione”.

Concorso dirigenti scolastici riservato ricorrenti, il punteggio

Ricordiamo che la prova scritta del suddetto concorso si è svolta lo scorso 6 maggio. Il punteggio per superarla era fissato ad un numero pari o superiore a 6/10.