In queste ore, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato i risultati del concorso per dirigenti scolastici, provocando già le prime polemiche.
A segnalare il problema è il deputato del M5S Antonio Caso il quale osserva che la valutazione dei titoli è stata espressa in trentesimi, mentre la prova sostenuta dai candidati è stata valutata in decimi. Questa discrepanza fa nascere più di un dubbio riguardo alla correttezza della procedura.
Secondo le normative vigenti, la valutazione dei titoli non dovrebbe superare un terzo del punteggio complessivo, ma nella graduatoria definitiva pubblicata i punteggi della prova in decimi e quelli dei titoli in trentesimi sono stati sommati senza una corretta riparametrazione. Questo ha portato a una situazione paradossale: secondo Caso, è come sommare mele con pere, creando una confusione che potrebbe avere ripercussioni gravi sui risultati finali del concorso.
L’irregolarità nella valutazione potrebbe favorire i candidati che, pur avendo ottenuto solo un punteggio sufficiente nella prova, possiedono un elevato punteggio nei titoli. Questo porterebbe a un’ingiustizia evidente, premiando in modo sproporzionato alcuni candidati rispetto ad altri, e compromettendo il principio di merito che dovrebbe essere alla base di ogni concorso pubblico.
“Per questo motivo – conclude il parlamentare del M5S – abbiamo presentato una interrogazione per chiedere a Giuseppe Valditara se e come intenda agire per rivedere la valutazione dei titoli del concorso senza falsare la graduatoria, dando seguito a quanto è previsto dalla legge e soprattutto dando una risposta precisa ai tanti candidati che si trovano ancora una volta beffati da un caos che premia tutto fuorché il merito”.
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