Questa mattina è prevista l’udienza in Consiglio di Stato per decidere se confermare l’annullamento del concorso dirigenti scolastici che ha stabilito il Tar oppure no.
L’udienza era già prevista per il 10 luglio, ma il Presidente del Consiglio di Stato ha aggiornato la riunione all’11 luglio condividendo l’urgenza e la rilevanza della questione, chiamando a raccolta il Consiglio di Stato nella sua interezza.
Pertanto, è prevista per oggi, 11 luglio, la decisione, con la sospensiva della sentenza del Tar che appare in vantaggio rispetto alla conferma dell’annullamento.
Il ricorso accolto, come ormai è noto, riguarda l’incompatibilità di cariche di 3 commissari:
- Due hanno formato alcuni candidati per superare le prove;
- Uno ricopriva una carica politica e, come stabilito dal regolamento ministeriale, non poteva diventare commissario.
Concorso dirigenti scolastici: le ipotesi
In attesa del pronunciamento dei giudici di Palazzo Spada, in questi giorni sono spuntate diverse ipotesi.
Se il Consiglio di Stato dovesse sposare la tesi del Tar Lazio, il concorso dirigenti scolastici sarebbe annullato in modo definitivo e dovrebbe ripetersi nuovamente, con i docenti vincitori che vedrebbero sfumare il loro diritto di diventare dirigenti scolastici.
Tuttavia, come spiegato in precedenza, non sarebbe da escludere l’ipotesi sanatoria: infatti, per superare gli effetti del vizio di legittimità individuato dai giudici amministrativi, comincia a farsi strada l’ipotesi di una sanatoria ex post per via legislativa: se il Consiglio di Stato dovesse dare la sospensiva della sentenza del Tar (ipotesi credibile, al momento), il Miur potrebbe procedere con l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso.
Dopo la sentenza di merito che potrebbe giungere molto dopo dopo, il legislatore potrebbe sanare la questione istituendo un concorso con prove semplificate riservato ai vincitori immessi in ruolo in violazione delle legge. Una soluzione già adottata in passato.
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