Concorso dirigenti scolastici, sospeso anche il salvataggio delle scuole?
E’ terminato da poco il Concorso Nazionale per Dirigenti Scolastici bandito nel 2017, raccontato come un grande evento procedurale per il quale il Miur si è avvalso del supporto tecnico- informatico del Cineca, si è rivelato fin da subito un flop.
Fiumi di parole, di ricorsi, di pubblici proclami, articoli su riviste di settore e quotidiani nazionali, due inchieste dell’Espresso, due esposti in procura, circa 2000 ricorrenti innanzi al giudice amministrativo.
Vista dall’esterno la procedura appare come il Titanic, e come il Titanic affonda il 2 luglio con sentenza del TAR Lazio a firma del Presidente G. Sapone e dei Giudici C.Lattanzio e A.Graziano.
La Magistratura amministrativa di primo grado nel pronunziarsi sull’annullamento ha esaminato il primo tra i tanti, troppi vizi procedurali contestati: l’incompatibilità di alcuni commissari che, pur avendo dichiarato di non essere incorsi in motivi di incompatibilità , avevano in realtà svolto preparazioni al Concorso in Corsi di Università private e/o per Enti di formazione.
La partecipazione di costoro tanto alle operazioni collegiali delle Commissioni quanto alla valutazione delle prove ha reso dunque nulla la procedura per ragioni che non sfuggono nemmeno al più distratto tra gli allievi.
“Salviamo il bambino e buttiamo l’acqua sporca“ tuona all’indomani della sentenza un’ associazione di settore il cui potere e’ ben noto a tutti nel mondo della Scuola Italiana…. e il bambino è stato parzialmente salvato.
Il Miur ha proposto infatti appello al Consiglio di Stato che, con procedura particolarmente veloce, ha concesso la sospensiva della sentenza per non mettere a rischio l’avvio dell’anno scolastico lasciando le scuole sprovviste di Dirigenti.
L’udienza per la decisione definitiva del CdS è fissata ora al 17 ottobre, nel frattempo la procedura amministrativa è sospesa e il Miur potrà nominare i circa 2000 Dirigenti Scolastici che dovrebbero andare a coprire i posti disponibili su tutto il territorio nazionale.La Scuola è salva! I futuri DS però, ottenuto l’imbarco sulle scialuppe di salvataggio grazie a Miur, ai Sindacati, alle associazioni scese in campo a loro sostegno ora ambiscono ad altro …attraverso un documento inviato al Miur, ai sindacati, e a tutte le associazioni di categoria chiedono di violare il carattere Nazionale del Concorso e le ragioni intrinseche della sospensiva stessa …non vogliono scegliere la Regione per ordine di graduatoria come impone il bando della procedura Nazionale, intendono rifiutare la nomina spettante e restare in graduatorie nella Regione di residenza in attesa che si rendano disponibili dei posti almeno per i prossimi tre anni scolastici.
Ma non ci era stato narrato fino al 2 luglio che i DS dovevano andare a salvare le scuole sprovviste di Dirigenti in tutte le Regioni d’Italia? Dove è finita l’urgenza di dare stabilità alle Scuole?
Al Miur, ai sindacati, alle associazioni che hanno appoggiato la nomina dei DS invocando al CdS l’urgenza delle scuole e attribuendo funzione quasi salvifica alla sospensiva per l’avvio dell’anno scolastico NOI ora chiediamo chiarezza, e chiarezza chiediamo sopratutto ai Sindacati ai quali tanti tra Noi ancora sono iscritti!