Home I lettori ci scrivono Concorso dirigenti scolastici: troppa importanza all’inglese?

Concorso dirigenti scolastici: troppa importanza all’inglese?

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Ho 46 anni e da 22 insegno nella Scuola Secondaria. Con la presente lettera vorrei esprimere le mie perplessità relative a ciò che è trapelato dalla bozza relativa al futuro concorso per Dirigenti Scolastici lo scorso 13 dicembre:

  1. prima di bandire un nuovo concorso, a mio avviso, sarebbe opportuno risolvere tutte le magagne che stanno venendo fuori da quello del 2017;
  2. uno dei punti che mi lascia basito è relativo al fatto che le conoscenze e competenze di lingua straniera che saranno valutate riguarderebbero SOLO la lingua inglese;
  3. sarebbe ora di finirla con questa “genuflessione culturale” nei confronti di una cultura, quella Anglo-Sassone, che -dopo aver vinto le due Guerre Mondiali- ha imposto la propria lingua al resto del Mondo.

Immaginiamo per ipotesi che una futuribile guerra globale sia vinta dalla Cina: le competenze di quali lingue sarebbero successivamente richieste ai concorsi? Quelle del Mandarino?

  • Vogliamo forse fingere di credere che la lingua inglese è una lingua così semplice che si è imposta naturalmente  quale lingua commerciale globale e far finta di ignorare che è in realtà la lingua più opaca al mondo?
  • A quale modello di Lingua Inglese si farebbe riferimento, visto che l’UK-English non è più una lingua comunitaria da 5 anni?

Alla variante maltese? Oppure a quella irlandese?

Io penso che – almeno per recuperare una parvenza di dignità europeista – bisognerebbe dare la stessa importanza ad altre lingue europee (e comunitarie) come il Francese (la lingua ufficiale dell’U.E) il Tedesco e lo Spagnolo.

In questo modo si consentirebbe a tutti i candidati-concorrenti di mettere in pratica le loro conoscenze pregresse in queste lingue e non solo ed esclusivamente in quella inglese.

Vincenzo Lacava