Ho 46 anni e da 22 insegno nella Scuola Secondaria. Con la presente lettera vorrei esprimere le mie perplessità relative a ciò che è trapelato dalla bozza relativa al futuro concorso per Dirigenti Scolastici lo scorso 13 dicembre:
Immaginiamo per ipotesi che una futuribile guerra globale sia vinta dalla Cina: le competenze di quali lingue sarebbero successivamente richieste ai concorsi? Quelle del Mandarino?
Alla variante maltese? Oppure a quella irlandese?
Io penso che – almeno per recuperare una parvenza di dignità europeista – bisognerebbe dare la stessa importanza ad altre lingue europee (e comunitarie) come il Francese (la lingua ufficiale dell’U.E) il Tedesco e lo Spagnolo.
In questo modo si consentirebbe a tutti i candidati-concorrenti di mettere in pratica le loro conoscenze pregresse in queste lingue e non solo ed esclusivamente in quella inglese.
Vincenzo Lacava
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