Insieme per una causa comune. Dirigenza 2019 è il nome di nuovo gruppo FB che conta attualmente più di 800 iscritti, tutti docenti arrabbiati e delusi per come sta procedendo il concorso per dirigenti scolastici.
Il gruppo ha anche elaborato un ampio e articolato documento in cui vengono evidenziate numerose anomalie che, a parere degli estensori, determinerebbero l’invalidità della procedura.
Per sanare le irregolarità il gruppo ha una propria proposta: ammettere alla prova orale tutti i candidati che hanno partecipato alla prova scritta e, dopo l’orale, creare una graduatoria unica di tutti gli idonei dalla quale attingere per le prossime assunzioni.
In questo modo, sostengono i docenti del gruppo, il Miur potrebbe evitare di essere invischiato in un contenzioso quasi certamente perdente per l’Amministrazione.
Ma cosa lamentano i candidati al concorso?
L’elenco è lungo, lunghissimo, ma le questioni più significative riguardano casi e situazioni di cui anche la nostra testata si è ampiamente occupata: si va dal cattivo funzionamento del sistema informatico che ha causato preziose perdite di tempo a molti candidati, fino alle diverse decisioni delle commissioni in merito alla possibilità di consultare manuali contenenti testi di legge.
E poi c’è il problema, complesso e delicato, del rinvio a metà dicembre della prova scritta in Sardegna.
Senza trascurare il fatto che il bando prevedeva che lo scritto fosse strutturato in quesiti, mentre – sempre secondo i docenti del gruppo – nella prova sarebbero stati inseriti due studi di caso che, invece, sono previsti per l’orale.
Insomma, per i candidati firmatari del documento la conclusione è inevitabile: la procedura concorsuale contiene troppe falle e se il Miur non vuol soccombere in giudizio deve ascoltarci e trovare una soluzione ragionevole per tutti.