Avrebbero inserito dati nel sistema Cineca ancora prima che le prove concorsuali venissero consegnate dai partecipanti. Questo è ciò di cui sono indagati ben tredici funzionari del Ministero dell’Istruzione, così come riporta Il Corriere della Sera.
Gli eventi sono collegati all’ultimo concorso per dirigenti scolastici, che ha interessato migliaia di aspiranti presidi in tutta Italia. La procura di Roma, tramite la pm Laura Condemi, ha appena notificato gli avvisi di garanzia. Ecco il commento degli avvocati che stanno fornendo assistenza legale ai molti candidati che hanno partecipato al concorso che hanno deciso di segnalare delle incongruenze di cui, a quanto pare, sarebbero venuti a conoscenza, Giuseppe Murone e Pierpaolo Dell’Anno.
“Salutiamo con soddisfazione la prima risposta di legalità ad una vicenda che appare inquietante nei suoi aspetti di pervasiva illiceità e dispregio delle regole”, hanno detto.
A quanto pare il fattaccio avrebbe coinvolto un gran numero di commissioni: “La provvisoria incolpazione riguarda un numero abnorme di commissioni giudicatrici del Lazio (6 su 9) e verbali di correzione delle prove (64). Grazie al certosino lavoro dei magistrati della Procura della Repubblica potranno avere presto risposte concrete le centinaia di onesti candidati da noi patrocinati. Alla fine, perseveranza e lavoro pagano: gli stessi partecipanti al concorso aspettano ora una pronta risposta dell’autorità amministrativa”, hanno concluso gli avvocati.
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