Per quanto riguarda il concorso dirigenti scolastici l’udienza è stata aggiornata a domani mattina, 11 luglio. Il Presidente del Consiglio di Stato, condividendo l’urgenza e la rilevanza della questione, ha voluto che a pronunziarsi sia il Consiglio di Stato nella sua interezza ed ha fissato un’udienza in via eccezionale e in deroga ad ogni termine per la mattina dell’11 luglio.
Il ricorso accolto, come ormai è noto, riguarda l’incompatibilità di cariche di 3 commissari:
- Due hanno formato alcuni candidati per superare le prove;
- Uno ricopriva una carica politica e, come stabilito dal regolamento ministeriale, non poteva diventare commissario.
il punto di Reginaldo Palermo, anche sul concorso dirigenti scolastici.
Concorso dirigenti scolastici: le ipotesi
In attesa del pronunciamento dei giudici di Palazzo Spada, in questi giorni sono spuntate diverse ipotesi.
Se il Consiglio di Stato dovesse sposare la tesi del Tar Lazio, il concorso dirigenti scolastici sarebbe annullato in modo definitivo e dovrebbe ripetersi nuovamente, con i docenti vincitori che vedrebbero sfumare il loro diritto di diventare dirigenti scolastici.
Tuttavia, come spiegato in precedenza, non sarebbe da escludere l’ipotesi sanatoria: infatti, per superare gli effetti del vizio di legittimità individuato dai giudici amministrativi, comincia a farsi strada l’ipotesi di una sanatoria ex post per via legislativa: se il Consiglio di Stato dovesse dare la sospensiva della sentenza del Tar (ipotesi credibile, al momento), il Miur potrebbe procedere con l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso.
Dopo la sentenza di merito che potrebbe giungere molto dopo dopo, il legislatore potrebbe sanare la questione istituendo un concorso con prove semplificate riservato ai vincitori immessi in ruolo in violazione delle legge. Una soluzione già adottata in passato.
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