Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara esprime consenso per il via libera del Tar del Lazio alla graduatoria di ammissione alla prova scritta del concorso riservato ad assumere il ruolo di dirigente scolastico.
“Accogliamo con soddisfazione – ha fatto sapere il Ministro all’indomani della decisione dei giudici del tribunale regionale – la pubblicazione delle prime Ordinanze con cui il TAR del Lazio ha rigettato in sede cautelare, all’esito della camera di consiglio del 5 settembre scorso, i ricorsi proposti avverso il decreto ministeriale con cui è stata approvata la graduatoria della procedura di reclutamento riservata per dirigenti scolastici”.
Con le Ordinanze, il Tribunale regionale ha quindi riformato i Decreti monocratici precedentemente adottati in agosto, con cui è stata sospesa la citata graduatoria.
Va anche ricordato che se da una parte i giudici del Tribunale regionale hanno ritenuto che “non sussistono i presupposti per la concessione dell’invocata misura cautelare”, dall’altra bisognerà comunque aspettare almeno fino ai primi giorni del mese di ottobre, quando il Tar si dovrà riunire di nuovo per decidere nel merito di un altro ricorso, per avere una risposta definitiva sulla questione.
Una risposta che il Ministero si augura che sia dello stesso contenuto di quella prodotta lo scorso 6 settembre: Valditara, in ogni caso, fa capire che l’amministrazione sarà vigile e non si limiterà a stare alla finestra.
“Il Ministero – dice ancora il numero uno del Mim – continuerà con la massima dedizione e impegno a svolgere, in raccordo con l’Avvocatura dello Stato, le proprie difese nel prosieguo dei giudizi, al fine di assicurare – conclude il Ministro – la nomina nell’interesse di tutto il sistema scolastico di 519 dirigenti scolastici per l’anno scolastico 2024/2025”.
Una nomina, tuttavia, che si potrebbe realizzare per l’anno scolastico in corso solo qualora la posizione che il Tar prenderà ad ottobre sia in linea con quella di inizio settembre: eventuali lungaggini, frutto di slittamenti o richieste ulteriori chiarimenti, come pure possibili assegnazioni del caso ad altre strutture giudiziarie, metterebbero infatti in seria crisi la possibilità che i 519 dirigenti risultati vincitori di concorso possano prendere servizio nel corrente anno scolastico.