Sono in trepidante attesa i vincitori del concorso dirigenti scolastici.
La pubblicazione della decisione dei giudici amministrativi è prevista per domani, venerdì 12 luglio, ma non sono esclusi ulteriori slittamenti.
Durante l’udienza il Consiglio, che per la decisione finale si riunirà in plenaria con tutti i presidenti del Consiglio di Stato, ha mostrato grande e costante attenzione a tutti gli elementi forniti dalle parti.
Non vi sono al momento, segnala lo Snals, elementi per fare ipotesi sugli orientamenti del superiore organo della giustizia amministrativa.
Secondo indiscrezioni, l’udienza si è tenuto in un clima particolarmente teso. Per primi sono intervenuti i legali dell’Avvocatura dello Stato, i quali hanno ribadito con forza le ragioni per cui la sospensiva disposta dal TAR Lazio andrebbe sospesa per carente rilevanza (in quanto nessun commissario avrebbe preparato i suoi stessi allievi).
Il Miur (e i sindacati) puntano su un provvedimento cautelare che dia la possibilità di proseguire l’iter concorsuale. In tal modo le prove orali potranno continuare a svolgersi regolarmente e le graduatorie potrebbero essere disponibili per fine luglio consentendo l’assegnazione delle sedi ai vincitori.
L’udienza di merito, successivamente, deciderà in via definitiva sul destino del concorso.
Concorso dirigenti scolastici: le ipotesi
In attesa del pronunciamento dei giudici di Palazzo Spada, in questi giorni sono spuntate diverse ipotesi.
Se il Consiglio di Stato dovesse sposare la tesi del Tar Lazio, il concorso dirigenti scolastici sarebbe annullato in modo definitivo e dovrebbe ripetersi nuovamente, con i docenti vincitori che vedrebbero sfumare il loro diritto di diventare dirigenti scolastici.
Pertanto, come spiegato in precedenza, si fa strada l’ipotesi sanatoria: infatti, per superare gli effetti del vizio di legittimità individuato dai giudici amministrativi, comincia a farsi strada l’ipotesi di una sanatoria ex post per via legislativa: se il Consiglio di Stato dovesse dare la sospensiva della sentenza del Tar (ipotesi credibile, al momento), il Miur potrebbe procedere con l’immissione in ruolo dei vincitori del concorso.
Dopo la sentenza di merito che potrebbe giungere molto dopo dopo, il legislatore potrebbe sanare la questione istituendo un concorso con prove semplificate riservato ai vincitori immessi in ruolo in violazione delle legge. Una soluzione già adottata in passato.
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