Con decreto 109 del 12 giugno 2024, pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 6 agosto dello stesso anno, è stato emanato il regolamento per disciplinare i concorsi per il reclutamento a tempo indeterminato dei dirigenti tecnici con funzioni ispettive, in riscontro alle modifiche apportate al T.U. del 1994 dall’art. 5 del decreto 44 del 2023.
Possono partecipare al concorso i dirigenti delle istituzioni scolastiche ed educative statali e i docenti con contratto a tempo indeterminato che hanno superato il periodo di formazione e prova e hanno come minino un’anzianità di servizio di almeno 10 anni.
Al fine del computo dei dieci anni di servizio, escluso quello coperto da retrodatazione giuridica, è considerato valido il periodo antecedentemente all’immissione in ruolo. Va specificato che il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 giorni o dal primo febbraio al termine delle lezioni con la partecipazione agli scrutini finali.
Il servizio per il raggiungimento dei 10 anni previsti del regolamento, quale requisito per partecipare al concorso, deve essere esclusivamente prestato nelle istituzioni scolastiche ed educative statali.
I soggetti che intendono partecipare al concorso per dirigente tecnico con funzioni ispettive devono essere in possesso di uno dei seguenti titoli:
a) laurea magistrale;
b) laurea specialistica;
c) diploma di laurea conseguito prima del decreto 509 del 1999
d) diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni
dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
e) diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di
istituto secondario superiore.
Per quanto concerne i titoli di studio esteri, possono partecipare al concorso i soggetti che abbiano ottenuto fuori dall’Italia uno dei titoli previsti dal regolamento. La condizione d’obbligo è che il titolo sia dichiarato equipollente o equivalente ai titoli universitari italiani.
In attesa del bando, che dovrebbe avvenire entro il prossimo autunno, è previsto una procedura a livello nazionale. Fermo restante la possibilità di un suo svolgimento a livello regionale o interregionale.
Il regolamento dispone che il prossimo bando preveda:
• Una prova preselettiva, qualora il numero dei candidati dovesse essere superiore a dieci volte il numero dei posti messi a concorso,
• Due prove scritte
• Una prova orale
• La valutazione dei titoli
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