Concorso docenti 2012

Continua a passare sotto silenzio l’agonia dei vincitori del concorso docenti 2012 che, dopo aver superato una selezione durissima, non solo sono senza cattedra, ma non hanno neppure ricevuto alcun tipo di rassicurazione da parte del Ministro sulla loro situazione. Per vincitori s’intende coloro che, in ottemperanza a quanto previsto dal bando ministeriale, rientrano nel numero utile per i ruoli. Tale bando prevede l’assunzione dei vincitori in due anni, quindi entro Settembre prossimo, ma le scarsissime immissioni in ruolo effettuate quest’ anno non lasciano presagire nulla di buono per l’anno prossimo. Vi riporto un esempio su tutti: nella classe di concorso scuola primaria, regione Puglia ci sono state appena 25 immissioni in ruolo sul totale di 284 posti previsti dal bando di concorso.
La cosa più preoccupante è che il Ministro continua ad ignorare la nostra situazione, anzi parla di un imminente nuovo concorso. Ciò potrebbe comportare il rischio del decadimento della nostra graduatoria. Per questo ci chiediamo: abbiamo tanto studiato per un posto che non c’è mai stato e non ci sarà mai?
Anche i media sembrano indifferenti a tale vicenda.

Di seguito riporto la lettera inviata al Ministro dell’ istruzione:
Egregio Ministro, torno a scriverLe a nome di tutti i vincitori del recente concorso docenti e del gruppo facebook di cui faccio parte per ricordarLe quanto assurda e angosciante sia la situazione di attesa che, da mesi, stiamo vivendo, in assenza assoluta di risposte e di impegni a tutela dei nostri diritti.
Continuiamo a temere che le disponibilità future potrebbero non essere sufficienti, in alcuni casi più che in altri, a garantirci l’immissione in ruolo nei tempi previsti, e i numeri che cominciano a circolare sulle assunzioni preventivate per il prossimo anno sembrano darcene conferma.
Non Le nascondo che quella che per noi doveva essere una gioia, la vincita di un concorso, si sta trasformando in fonte di ansia e, a tratti, umiliazione e rabbia. Con questo, mi riferisco alle voci che vedono imminente un nuovo concorso – mi chiedo, in alcune regioni, a posti zero? – e alla recente decisione di ignorare il fatto che le immissioni aggiuntive sul sostegno, in quanto aggiuntive e non rientranti nel contingente previsto dal bando, avrebbero dovuto interessarci in forza di qualcosa di più della semplice logica.
Se la volontà è quella di onorare il bando fino in fondo, con tutte le difficoltà che può comportare il fatto che esso non tenga in sufficiente conto la normativa vigente, ebbene, ci aspettiamo e chiediamo con forza che lo stesso rigore venga usato per rispettare i numeri e i tempi che il bando stesso prescrive.
Le saremmo grati se volesse fornirci rassicurazioni in merito.

 

I lettori ci scrivono

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