Concorso docenti 2016, ecco i programmi che verranno chiesti ai candidati
La Tecnica della Scuola è in grado di fornire in anteprima la parte del testo consegnato al Cspi relativo ai programmi d’esame del concorso per 63.712 nuovi docenti.
Si tratta di una versione certamente anora modificabile, ma allo stesso tempo può essere considerata pressoché definitiva: infatti, ricordiamo che sebbene il Consiglio superiore della pubblica istruzione debba ancora esprimersi, il parere di questo organismo non è comunque vincolante.
Inoltre, che la stesura del testo sia “blindata” lo ha fatto intendere nei giorni scorsi anche la relatrice del provvedimento alla Camera, Maria Grazia Rocchi, secondo cui “dal ministero ci saremmo aspettati qualcosa di un bel po’ più moderno”, perchè “di fatto si tratta sempre del vecchio schema, solo un po’ modificato”, per via di operazioni “condizionate dal concorso imminente”.
In ogni caso, tempi contingentati a parte, ad oggi i programmi disciplinari su cui dovranno studiare i candidati risultano ormai definiti.
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A livello di macro-competenze, “i candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia, primaria, e per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado – si legge nell’allegato ministeriale – “devono essere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali in ordine al settore o ai settori disciplinari previsti da ciascuna classe di concorso:
Sicuro dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento.
Conoscenza critica delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici per poter individuare gli itinerari più idonei per una efficace mediazione didattica, impostare e seguire una coerente organizzazione del lavoro, adottare opportuni strumenti di verifica dell’’apprendimento, di valutazione degli alunni e di miglioramento continuo dei percorsi messi in atto.
Conoscenza dei principali strumenti didattici delle discipline di riferimento e dei criteri per valutarli; Conoscenze nel campo dei media per la didattica e degli strumenti interattivi per la gestione della classe. conoscenza della sitografia di ambito disciplinare e delle biblioteche online, cui far ricorso anche per il proprio aggiornamento culturale e professionale.
Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo e della psicologia dell’educazione.
Conoscenze approfondite pedagogico – didattiche finalizzate all’attivazione della relazione educativa e alla promozione di apprendimenti significativi e in contesti interattivi in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico, e con l’intera comunità professionale della scuola. ; Capacità di progettazione curriculare.
Competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimento, alla gestione di gruppi e alle relazioni interpersonali, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti che agiscono nella scuola.
Conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione ai bisogni educativi speciali.
Conoscenza delle problematiche legate alla continuità didattica e all’orientamento.
Padronanza delle tematiche legate alla valutazione (sia interna sia che esterna), anche con riferimento alle principali ricerche comparative internazionali e alle indagini nazionali (INVALSI); Conoscenza delle prospettive teoriche riferite alla valutazione e all’autovalutazione, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico, dei gruppi di lavoro e delle persone (studenti e docenti).
Conoscenza approfondita delle Indicazioni nazionali vigenti per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo e per i licei, e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, anche in relazione al ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti all’interno dei profili delle competenze.
Conoscenza della legislazione e della normativa scolastica con riferimento ai seguenti temi:
la Costituzione italiana e linee essenziali dell’ordinamento amministrativo dello Stato
l’evoluzione storica della scuola italiana, dalla Legge Casati alla Legge 107/2015;
la Legge 107/2015;
l’autonomia scolastica e l’organizzazione del sistema educativo di istruzione e formazione (dPR 275/1999, dlgs 15 aprile 2005, n. 76, DM 22 agosto 2007, n. 139);
gli ordinamenti didattici: norme generali comuni e, relativamente alle procedure concorsuali, al relativo grado di istruzione (L. 107/2015, dPR 89/2009, dPR 87/2010, dPR 88/2010 e dPR 89/2010, dPR 122/2009);
la governance delle istituzioni scolastiche (Testo Unico, Titolo I capo I);
lo stato giuridico del docente, il contratto di lavoro, la disciplina del periodo di formazione e di prova;
i compiti e le finalità degli organi tecnici di supporto: l’Invalsi e l’Indire.
il sistema nazionale di valutazione (dPR 80/2013)
Conoscenza dei seguenti documenti europei in materia educativa recepiti dall’ordinamento italiano:
Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente e relative definizioni di competenza, capacità e conoscenza (raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23 aprile 2008);
la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
Programmi di scambi/mobilità di docenti e studenti: programma Erasmus+.
Conoscenza di una lingua straniera comunitaria al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue straniere.
Competenze digitali inerenti all’uso e le potenzialità delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
Per conoscere invece i programmi suddivisi per ambiti disciplinari che le commissioni ministeriali potranno chiedere ai candidati al prossimo “concorsone”, ogni lettore della Tecnica della Scuola ha la possibilità di cliccare – nella sezione Correlati, a sinistra di questo articolo – sul file “bozza DM programmi e prove esame”.
Ogni candidato al “concorsone”, potrà rintracciare la propria classe di concorso all’interno degli otto macro-ambiti disciplinari creati ad hoc dal Miur nell’ambito della riforma delle nuovo discipline d’insegnamento.