Si potrebbe definire un record, purtroppo negativo, il concorso a cattedra del 2016, che, bandito nel febbraio 2016 ancora non vede la fine.
Infatti ancora in alcune zone d’Italia sono in corso gli orali. Per non parlare delle raccomandate che il Miur riceve ogni giorno, come si legge su Repubblica.it, che ricordano la sentenza di un giudice: riaprite le graduatorie dei partecipanti. Ecco, bisogna organizzare una “prova suppletiva” e infilarci dentro un diplomato magistrale inizialmente escluso, o un insegnante tecnico pratico (diplomati che fanno assistenza nei laboratori degli istituti professionali). Il ministero chiedeva la laurea (e l’abilitazione) per insegnare, per Tar e tribunali civili non sono fondamentali.
I ricorsisti sono anche coloro i quali sono stati esclusi dal sistema informatico o inserito in una classe di concorso diversa da quella selezionata.
Insomma, secondo le stime dei sindacati, fra prove ordinarie e suppletive in tutto il concorso docenti ha visto circa 175mila partecipanti.
Nel frattempo, a Napoli sono ancora in corso gli orali di strumenti musicali. In Sicilia “strumenti” e “laboratori”. Lombardia, Lazio, Campania, tutte indietro. A complicare le cose arrivano le diverse decisioni degli Uffici scolastici regionali.
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Ma i problemi non finiscono qui. Infatti, chi ha già vinto il concorso mica è stato già assunto: per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e la primaria a metà settembre entrerà un vincitore su dieci (le cattedre previste in questa classe sono 17.299). In Puglia, infanzia sostegno, ci sono 18 posti a fronte di 118 selezionati.
Da Viale Trastevere assicurano che in tre anni saranno tutti assunti i vincitori, ma le disponibilità dei posti sono spesso limitati, portando a prevedere lo smaltimento delle graduatorie di merito entro 10 anni, ma con la consapevolezza che tra 23 mesi le stesse graduatorie non saranno più valide.
E c’è un altro fattore a sottolineare le crepe del concorso docenti 2016: quest’anno saranno 17 mila le supplenze per mancanza di candidati di matematica, chimica, informatica, spagnolo e sul sostegno saranno 11mila le cattedre scoperte.
Si spera adesso sul concorso del 2018, che intanto a febbraio dovrebbe consentire l’accesso ai precari delle Graduatorie d’Istituto.
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