Il concorso pubblico per oltre 63mila nuovi docenti sarà serio e duro, perché vogliamo selezionare i docenti più bravi: a dirlo è stato il premier Matteo Renzi.
“Questa scelta – ha scritto il presidente del Consiglio nella sua Enews – porterà in cattedra 63.217 professori. Vogliamo che sia una sfida seria, impegnativa, finalizzata a mettere in cattedra i più bravi, i più appassionati, i più tenaci. Per i nostri figli, per i nostri ragazzi, vogliamo semplicemente il meglio. Non possiamo accontentarci di meno”.
Questa scelta, ha scritto il premier, “porterà in cattedra 63.217 docenti, vogliamo i più bravi”.
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E ancora: “In questa settimana abbiamo approvato il decreto sulle classi di concorso per la scuola. Fuori dai tecnicismi: dopo che con la Legge 107 del 2015, chiamata Buona Scuola, abbiamo dato un colpo durissimo al precariato come condizione esistenziale per gli insegnanti, adesso abbiamo dato il via libera a un concorso serio, rigoroso e duro”.
Dal Governo, quindi, giungono segnali di forte interesse per la selezione diretta dei docenti: nella stessa giornata, il ministro Giannini ha assicurato che il triplice bando di concorso uscirà nella prima decade di febbraio. Con le prove scritte in programma tra marzo e aprile.
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