Abbiamo parlato del prossimo concorso del 2018, a proposito degli abilitati e le procedure a cui andranno incontro col nuovo sistema di reclutamento.
Leggendo però il decreto alla buona scuola, in redazione sono giunte diverse domande di chiarimento, specie fra i candidati sprovvisti di abilitazione, ma che hanno alle spalle diversi anni di servizio.
Per quanto riguarda la fase transitoria, infatti, bisogna dire che sarà bandito un concorso riservato ai non abilitati che abbiano però maturato almeno 3 anni di servizio, anche non continuativo, negli ultimi 8 anni.
Il concorso sarà composto da 2 prove, una scritta e una orale. In caso di esito positivo delle prove, tenendo conto però delle deroghe agli anni di frequenza e dei CFU, si accede al percorso FIT, frequentando il primo e il terzo anno dei 3 complessivi.
Nel corso dell’ultimo anno di FIT, al partecipante sarà assegnata una cattedra vacante e disponibile, con tutte le responsabilità connesse. Percepirà lo stipendio pari a quello di una supplenza annuale.
Al termine del terzo e ultimo anno del percorso FIT, si accede al ruolo, dove la scelta dell’ambito scolastico definitivo di assegnazione sarà effettuata dal partecipante in base all’ordine della graduatoria relativa ai punteggi conseguiti nell’esame finale.
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Per quanto riguarda il requisito del servizio di 3 anni, tale è valido sia per quanto riguarda il servizio maturato nelle scuole statali, sia quello maturato negli istituti paritari, a meno di uno specifico contrordine futuro.
Inoltre, ogni aspirante potrà partecipare per tutte le classi di concorso in cui si è maturato almeno 1 anno di servizio ma solo in una sola regione.
Il bando di concorso dovrebbe uscire nel 2018, ma si attende per la fine di settembre il decreto che ne illustri i contenuti: “Il contenuto del bando, i termini e le modalità di presentazione delle istanze, di espletamento della prova orale e di valutazione della prova e dei titoli, i titoli valutabili, nonché la composizione della commissione di valutazione sono disciplinati con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca, da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.”
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