La tabella A del D.P.R. 259/2017 stabilisce le nuove classi di concorso e i titoli di accesso utili anche in vista del concorso docenti previsto per il 2019.
Fra i titoli di accesso riuniti sotto la classe di concorso A55 “Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado”, risulta anche il Diploma Accademico – Musica Jazz, specificando che “Per detto insegnamento è sempre richiesto il possesso del diploma di conservatorio accademico di 1° livello relativo allo specifico strumento”. In questa nota non c’è alcuna distinzione tra diploma accademico di strumento jazz e strumento classico, quindi si presuppone che i docenti in possesso di triennio in strumento jazz e biennio in musica jazz possano partecipare al concorso nella classe A55.
Questo vale solo per gli strumenti che hanno il proprio corrispettivo indirizzo classico (pianoforte, chitarra, saxofono, etc…); restano esclusi strumenti come batteria e basso elettrico, per i quali invece esiste da anni il percorso di diploma accademico ma che fanno parte solo dell’indirizzo jazz.
A parte questa precisazione, si evidenzia una contraddizione nei programmi per le prove del concorso contenuti nell’allegato A del D.M. 95/2016. Tali programmi, relativamente alla classe di concorso A55, prevedono una prova pratica che “consiste nell’esecuzione di due brani del repertorio dello strumento relativo alla classe di concorso (dal periodo barocco al contemporaneo)”. In questa definizione, che fornisce indicazioni solo di carattere storico, si sottintende un repertorio di tradizione colta occidentale, escludendo le prassi esecutive jazzistiche e il loro repertorio. I docenti di strumento jazz, solo formalmente inclusi nei titoli di accesso, vengono di fatto esclusi da un programma di concorso che tratta argomenti completamente diversi da quelli del proprio piano di studio.
Nella stesura di questi programmi, il legislatore si è dimenticato delle specificità che contraddistinguono i percorsi di studio all’interno dell’AFAM tra indirizzo classico e indirizzo jazzistico, e i motivi che hanno portato a creare due percorsi distinti. La differenza tra questi due indirizzi non è soltanto una questione meramente stilistica o di repertori ma coinvolge un approccio didattico completamente diverso tale da necessitare percorsi distinti.
Il “Coordinamento Nazionale per l’inserimento del Jazz nei Licei Musicali (Vd. Pagina Facebook), chiede che vengano istituiti i codici per la classe di concorso di strumento jazz PRIMA del concorso docenti 2019 in modo da fornire un programma di prova che preveda le specificità dell’indirizzo jazzistico. Tale integrazione permetterebbe ai docenti in possesso del Diploma Accademico ad indirizzo jazz di poter partecipare alla prova ed essere successivamente reclutati coerentemente alle proprie competenze.
L’attivazione di corsi jazz nei licei musicali in linea con i corsi proposti nelle istituzioni AFAM, garantirebbe inoltre agli studenti il diritto allo studio e la preparazione necessaria per affrontare gli esami di ammissione ai diplomi accademici ad indirizzo jazz.
Francesco Massagli del “Coordinamento Nazionale per il ripristino del Jazz nei Licei Musicali”