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Concorso docenti 2020, i sindacati chiedono eliminazione prova preselettiva

Primo incontro al Miur tra i rappresentanti ministeriali e i sindacati. Sul tavolo l’argomento centrale dell’attualità scolastica: i concorsi da bandire entro febbraio. Il confronto proseguirà nel pomeriggio di giovedì 30.

In particolare, per quanto riguarda il concorso ordinario, i sindacati hanno chiesto l’eliminazione della prova preselettiva o in subordine la pubblicazione della banca dati dei quesiti.

I sindacati, con questa mossa, vogliono spingere il Ministero a non prevedere la prova preselettiva nei bandi di concorso. Infatti la prova non è obbligatoria, ma è prevista solo in alcuni casi.

Ad esempio, per il concorso infanzia e primaria è prevista qualora, a livello regionale e per ogni procedura, il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso. La valutazione non concorre a formare il punteggio utile ai fini della formulazione della graduatoria finale.

Concorso ordinario scuola secondaria, le info utili

Al concorso docenti 2020 si potrà partecipare per una sola regione, per una sola classe di concorso o in alternativa per i posti di sostegno.

Quello che però bisogna specificare è che sarà possibile fare domanda per la stessa classe di concorso o tipologia di posto sia per il concorso straordinario che per il concorso ordinario, sempre per quanto riguarda la scuola secondaria: le due procedure, infatti, dovrebbero essere bandite contemporaneamente, anche se non è escluso che la procedura riservata possa partire con un leggero anticipo.

Quindi, si potrà partecipare ad entrambe le procedure, a patto che si posseggano i requisiti per l’uno e l’altro concorso.

Il concorso sarà bandito per i posti che si prevede saranno disponibili nei due anni scolastici successivi a quello in cui si espleteranno le prove nelle diverse regioni e nelle diverse classi di concorso.

Ogni candidato può concorrere per una sola classe di concorso per la secondaria di 1 grado e per una sola classe  per la secondaria di 2 grado. Chi ha il titolo può concorrere anche per i posti di sostegno.

Il concorso è nazionale, ma articolato su base regionale. Si concorre in una sola regione.

Concorso ordinario scuola secondaria, quali sono i requisiti d’accesso

– abilitazione all’insegnamento, anche se riferita a un ordine di scuola diverso o altra classe di concorso. Non è necessario il requisito dei 24 CFU

– titolo di studio (ed eventuali esami/crediti) previsto dal nuovo regolamento delle classi di concorso + 24 crediti (CFU/CFA) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche

per i posti di ITP basta il diploma che costituisce titolo di accesso sulla base della normativa vigente, fino al 2024/25 non è richiesto il possesso dei 24 CFU.

 

Andrea Carlino

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