Intervenuto nel corso della diretta della Tecnica risponde live di ieri, 15 novembre, dal titolo “Concorso docenti 2023, in arrivo il bando: tutte le novità su posti e domande”, il segretario nazionale Cisl Scuola Attilio Varengo ha fatto chiarezza sull’informativa del ministero dell’Istruzione e del Merito ai sindacati, spiegando i passi principali del prossimo concorso:
“Il regolamento sul quale verranno pubblicati i bandi non è ancora registrato. Sono state fatte delle richieste di modifica sia dai sindacati che dal Cspi e ancora non abbiamo contezza di quali di queste integrazioni siano state accolte.
L’informativa che ci è stata data ha riguardato il primo concorso PNRR (che di straordinario non ha un bel niente), semplicemente si tratta di un concorso bandito secondo le nuove disposizioni previste dal Dl 59 dopo che lo stesso è stato modificato in ottica PNRR.
L’obiettivo che il Ministero deve conseguire è l’assunzione di 70mila docenti. Le nuove regole prevedono un percorso di abilitazione e una procedura selettiva e questo è il primo concorso fase transitoria PNRR. Chi potrà partecipare al concorso? i docenti che già sono abilitati, coloro che hanno conseguito i 24 cfu entro il 31 ottobre 2022 e i docenti che definiamo “triennalisti” e cioè i docenti che negli ultimi cinque anni hanno prestato servizio nelle scuole statali con almeno un anno di servizio specifico (sulla classe di concorso per la quale intendono partecipare alla procedura). Una precisazione riguarda il personale Itp che potrà invece partecipare al concorso fino al 31/12/2024, termine della fase transitoria con il semplice possesso del titolo di studio.
Quando verrà pubblicato il bando e quindi conseguentemente da quando partiranno le iscrizioni alle procedure? Ci è stato detto che il bando potrebbe essere pubblicato nell’ultima decade del mese di novembre, quindi dalla prossima settimana sono tutti momenti buoni per la pubblicazione, ci saranno 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando, ciascun docente potrà partecipare a una prova per grado d’istruzione, ovviamente avendone il titolo di studio richiesto, quindi potremmo avere magari un docente che partecipa ad una prova sul primo grado, a una prova sul secondo grado e, se specializzato, anche sul sostegno. Il tutto in un’unica regione e viene previsto un contributo per la copertura delle spese delle procedure pari a 10 euro a procedura a cui si vuole partecipare”.
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