A seguito dell’approvazione del decreto 71 del 31 maggio 2024 il prossimo concorso previsto dal PNNR che secondo le dichiarazioni del Ministro Valditara, sarà bandito tra ottobre e novembre 2024, prevede delle novità che rendono il concorso più selettivo.
Il secondo concorso PNNR, a differenze del primo, a seguito delle modifiche introdotte dal decreto 71/2024, prevede che “Alla prova orale è ammesso, sulla base dell’esito della prova scritta, un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso nella regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto, a condizione che il candidato consegua il punteggio minimo di 70 punti su 100. Sono altresì ammessi alla prova orale coloro che, all’esito della prova scritta, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi”.
Di norma il tempo intercorrente tra il bando e la presentazione della domanda è di trenta giorni, ma sembrerebbe che, dati i tempi ristretti, tale margine sarà ridotto a venti giorni.
La prova scritta, come per il primo concorso PNRR, avrà la durata di 100 minuti e consisterà in cinquanta quesiti ognuno dei quali è seguito da quattro risposte delle quali solo una è corretta;
La prova orale avrà lo scopo di accertare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso per la quale partecipa e le competenze didattiche generali, oltre che la capacità di saper progettare in modo efficace una lezione simulata al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti.
Ultimate le due prove previste, la commissione stila la graduatoria di merito aggiungendo al punteggio delle due prove i punti spettanti in base ai titoli posseduti da ogni singolo candidato. Le graduatorie per singola classe di concorso o specifico posto saranno rese pubbliche e conterranno soltanto un numero di candidati pari ai posti messi a concorso.
Poiché i concorsi non saranno abilitanti, i candidati che partecipano senza abilitazione, sottoscriveranno un contratto a tempo determinato e durante l’anno di formazione e prova dovranno conseguire l’abilitazione all’insegnamento attraverso un percorso universitario; al termine del quale e superato l’anno di prova il contratto sarà trasformato a tempo indeterminato con la decorrenza giuridica del contratto a tempo determinato.
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