Concorsi

Concorso docenti 2024, prove e classi di concorso: risponde l’esperta

Da mercoledì 11 dicembre 2024 e fino alle 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sono aperte le funzioni per presentare la domanda di partecipazione alle nuove procedure concorsuali ordinarie, nell’ambito del cosiddetto “concorso PNRR 2”, per le scuole di ogni ordine e grado.

La diretta della Tecnica risponde live

Sulle prove, le classi di concorso e tanto altro, ha risposto, nel corso della diretta della Tecnica risponde live, Serena Morando del centro nazionale Flc Cgil:

“Sulle prove non è cambiato assolutamente nulla, abbiamo una prova scritta, c’è stato un piccolo cambiamento non rispetto alle prove ma rispetto a chi arriverà alla prova orale, anche questo sancito dal DM 214 che è il DM di modifica dei vecchi regolamenti del 205, quindi prova scritta e prova orale, la prova scritta è una prova computer based 100 minuti e quattro opzioni di risposta, dove la risposta sbagliata non dà un minus ma dà zero, quindi sempre bene tentare, 10 quesiti, la prova scritta è per tutti i gradi una prova di carattere professionale, di carattere pedagogico didattico metodologico, quindi dei 50 quesiti previsti, 10 di ambito pedagogico, 15 di ambito psicopedagogico e temi relativi all’inclusione, 15 metodologie didattica, 5 lingua inglese, 5 nuove tecnologie e capacità di piegare l’utilizzo didattico delle tecnologie, quindi competenze digitali”.

“La prova orale invece è quella volta alla verifica, alla valutazione delle competenze e conoscenze più disciplinari, quindi competenze di didattica generale sicuramente, competenze disciplinari e anche la capacità di progettazione, infatti ci saranno le famose domande più disciplinari e poi la lezione simulata”.

“La lezione simulata: il tema, il titolo 24 ore prima, le domande appena prima della prova orale, 30 minuti per infanzia e primaria, massimo 45 per la secondaria. Quindi chi supera la prova scritta con almeno 70 può partecipare, essere ammesso alla prova orale. Ma la modifica dei regolamenti prevede che possano arrivare alla prova orale solo diciamo il numero dei posti messi a bando per quel posto, per quella disciplina, per quella classe di concorso per tre volte i posti messi a bando per ragioni ovviamente di difficoltà, tempistiche, sia di formare le commissioni e sia poi di espletare la prova orale, quindi si scende da 100 si scende fino ad arrivare a tre volte e poi tutti se si arriva a 70 come se si arriva a 80 tutti i candidati che sono presenti su quel punteggio”.

“La valutazione in 250esimi, 100 prova scritta e massimo 100 prova orale più 50 punti per titoli professionali culturali ecc. Le graduatorie ahimè anche questa volta comprenderanno solo i vincitori pari al numero dei posti messi a bando salvo poi scorrimento per rinunce”.

“Siccome nel primo c’erano stati anche degli errori rispetto alla ricognizione dei posti vacanti e disponibili, questa volta l’amministrazione ci ha assicurato che i posti sono giusti nel senso che hanno fatto una doppia verifica con gli uffici scolastici regionali, quindi questo è un primo passaggio importante perché in alcune regioni poi c’erano dei vincitori che non hanno trovato posto”.

Le classi di concorso  

“La 01 è una classe accorpata con la vecchia 01 e 017, per il concorso sono rimaste, c’è l’indicazione AM01 disegno e storia dell’arte nella scuola secondaria di primo grado è rimasta smembrata rispetto alla 017 che è la vecchia disegno e storia dell’arte nella scuola secondaria. Perché? È un motivo che può essere anche secondo me a favore di chi svolge la prova perché Io intanto con lo stesso titolo, essendo accorpate, posso richiedere entrambe le procedure, questo non me lo vieta nessuno perché poi sono una del primo grado e una del secondo grado. Se invece decido di non ampliare troppo il programma, posso decidere di fare una procedura sola sapendo poi che essendo accorpate io potrò, se vincitore, fare domanda di mobilità sull’altra classe una volta che entrerò in ruolo avrò superato questo. Anche perché accorparle avrebbe significato e ovviamente far aumentare il programma previsto in maniera esponenziale”.

“Ci sono ancora alcune discrepanze perché ci sono zone dove ci sono posti in presenza di persone che non lavorano da GPS, che non hanno avuto l’incarico. Avremo un problema enorme sul sostegno, soprattutto nei primi gradi dove succederà come per il primo concorso Pnrr, che ci saranno più posti che candidati, soprattutto sulla scuola dell’infanzia e sulla scuola primaria (Lombardia, Veneto). C’è il problema di implementare il numero dei percorsi, qui ci sono un paio di sollecitazioni sulle tante criticità che abbiamo espresso, una l’ho già espressa, quella dei 20 giorni perché poi l’amministrazione è in difficoltà, fa fatica a reggere i tempi sanciti dal Pnrr e scarica queste difficoltà sulle lavoratrici e sui lavoratori precari”.

“Noi abbiamo chiesto al tavolo che questo concorso non si facesse perché abbiamo gli idonei 2020 e chiediamo che ci siano gli idonei 2023 perché ci sono centinaia di persone che hanno superato egregiamente le prove del primo concorso Pnrr e che e che ad oggi non si portano a casa nulla quindi abbiamo chiesto che in presenza di idonei che possono essere immessi domani, non si facesse questo concorso perché rischia non di risolvere il problema di precariato ma di aumentarlo formando ulteriori sacche di precariato”.

Daniele Di Frangia

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