Il Ministero dell’istruzione ha pubblicato il decreto n. 214 del 24 ottobre 2024, che introduce modificazioni ai DM n. 205 e 206 del 26 ottobre 2023.
Come riporta la Flc Cgil in una nota, l’intervento sui decreti che regolano i prossimi concorsi investe le modalità di ammissione all’orale, i tempi di presentazione delle istanze di iscrizione al concorso e un’integrazione dei programmi. Nel dettaglio:
- è previsto che alla prova orale sia ammesso un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso nella regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto, a condizione che il candidato consegua il punteggio minimo di 70 punti su 100;
- sono ridotti da 30 a 20 giorni dei termini per la presentazione dell’istanza di partecipazione al concorso;
- viene integrato l’Allegato A al DM 205/2023 con i programmi relativi alle classi di concorso AK24 – Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (ebraico) e AM24 – Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado (neogreco).
Flc Cgil contraria a nuovi bandi in presenza di idonei di concorsi precedenti
La Flc Cgil, sempre nella nota, spiega la sua contrarietà a nuovi concorsi:
“In sede di informativa sindacale, l’8 ottobre scorso, la FLC CGIL ribadito la richiesta di sospendere l’emanazione dei bandi dei prossimi concorsi per le regioni e gli insegnamenti in cui sono presenti idonei che potrebbero essere assunti sia dalle procedure straordinarie o ordinarie bandite nel 2020 e 2021, sia nei concorsi PNRR in via di conclusione.
La modifica ai Regolamenti introduce un limite numerico ai criteri di ammissione alla prova orale con il solo obiettivo di ridurre il numero dei candidati. Tale misura non è condivisibile perché determina disparità nelle condizioni di superamento del concorso tra regioni diverse, sulla base del numero di candidati che hanno superato la prova scritta, a prescindere dal punteggio ottenuto e l’esclusione conseguente di aspiranti in possesso di adeguata preparazione.
La riduzione a 20 giorni per la presentazione delle istanze di partecipazione rappresenta l’ennesimo tentativo del Ministero di scaricare sui lavoratori le conseguenze dei propri ritardi nella gestione delle procedure amministrative, riducendo i tempi, per le organizzazioni sindacali preposte all’assistenza e alla consulenza, di dare il necessario supporto ai docenti coinvolti nella partecipazione al concorso e per gli interessati per effettuare scelte ponderate e adeguatamente informate”.