È previsto già sul numero del 2 febbraio 2018 della Gazzetta Ufficiale la pubblicazione del bando di concorso riservato ai docenti abilitati e/o specializzati sul sostegno. Come scritto già in precedenza, il decreto è già disponibile insieme ai suoi contenuti. Le domande per partecipare al concorso saranno disponibili dal 20 febbraio 2018.
Il concorso, che sarà il primo di tre voluti fortemente dalla ministra Fedeli, avrà l’obiettivo di sfoltire il precariato e le graduatorie, con la creazione di una graduatoria di merito su base regionale dove andranno a convergere tutti i vincitori. Ma, come scritto piùvolte da questa testata, tale procedura sembra lasciare molte zone d’ombra, con i dubbi che emergono sempre più ancora prima della pubblicazione del bando.
Fra le tante perplessità, come segnalato in precedenza, c’è quella relativa alla mancanza di dati riferiti al contingente dei posti vacanti e disponibili per regione. In questo modo, sarà difficile per gli aspiranti comprendere la scelta da fare.
Infatti, fino a questo momento, il Miur non ha reso pubblici i dati sulle disponibilità per classe di concorso, posto comune e di sostegno, come aveva promesso di fare, sul Portale Unico dei dati della Scuola. Si tratta del comma 136 della Legge 107 del 2015, la Buona Scuola, che istituisce appunto il Portale unico dei dati della scuola. Lo scopo è quello di mettere a disposizione dei cittadini per dare concreta attuazione al principio della trasparenza, un accesso libero alle informazioni e ai dati della scuola senza autenticazione o identificazione. E nel novero di queste attività, rientra anche l’accesso libero per conoscere il numero di insegnanti assunti in ruolo per classe di concorso oppure il numero dei posti di sostegno disponibili e vacanti per ciascuna regione e provincia. Peccato che questo non è avvenuto, costringendo con ogni probabilità gli aspiranti a “scegliere al buio” la regione d’interesse.
Ad esempio, per il sostegno, gli unici dati disponibili, sono quelli sulle supplenze divulgati all’inizio dell’anno scolastico in corso: si tratta di dati non soltanto generali, poiché non suddivisi per regione, ma anche inevitabilmente parziali, in quanto non tengono conto delle numerose cattedre in deroga costituitesi solo ad anno inoltrato.
Di quali elementi, dunque, dispongono i docenti per effettuare, nell’arco di un mese, una scelta di così grande rilevanza per la propria vita, personale e professionale? Su quali criteri fonderanno le loro decisioni? Sono le domande che si pone MISoS, l’associazione dei docenti specializzati sul sostegno, che già aveva lanciato l’allarme in merito agli open data mancanti. Mancanza che può condizionare il concorso, ma anche le supplenze, dato che non esiste un quadro chiaro ed esaustivo sui posti disponibili e vacanti.
“La stabilizzazione degli insegnanti di sostegno specializzati, dichiara il presidente del MISoS Ernesto Ciraci, passa necessariamente dal vincolo della trasformazione delle cattedre in deroga, oltre 40.000 posti in organico di diritto indispensabili per poter garantire la continuitàdidattica con gli specializzati precari di sostegno attualmente nelle Gae e nelle seconde fasce d’istituto, molti dei quali vincitori non assunti e idonei dell’ultimo concorso”.
TUTTE LE INFO SUL CONCORSO DOCENTI ABILITATI 2018
I candidati possono presentare domanda in un’unica regione per tutte le classi di concorso o tipologie di posto per i quali posseggono i requisiti.
Il concorso prevede una prova orale non selettiva e la costituzione, nelle varie regioni, di una graduatoria di merito per ogni classe di concorso/ambito e per il sostegno in base al punteggio della prova (max 40 punti) a cui si aggiunge quello di titoli e servizi (max 60 punti).
Prova orale non selettiva
La prova orale consiste in una lezione simulata e nell’esplicitazione delle scelte didattiche e metodologiche in relazione ai contenuti disciplinari e al contesto scolastico indicati dalla commissione.
La prova orale valuta anche la capacità di comprensione e conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue
La prova orale verte sui contenuti indicati nell’allegato A al DM 95/16 relativamente alla scuola secondaria.
Punteggio della prova orale
Alla prova orale è assegnato un punteggio massimo di 40 punti: non è previsto un punteggio minimo. Alla capacità di comprensione e conversazione nella lingua straniera sono assegnati massimo 3 punti dei 40. Alle competenze sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono assegnati massimo 3 punti dei 40.
Tabella di valutazione di titoli e servizi
La tabella di valutazione è allegata al Decreto e prevede l’assegnazione di un massimo di 60 punti relativi a:
Assunzione dei docenti inclusi nella graduatoria del concorso
I docenti inclusi in queste graduatorie saranno individuati sul 100% dei posti rimasti liberi dopo le assunzioni dal concorso 2016 e dalle graduatorie da esaurimento sia nel 2018/2109 che nel 2019/2020. Negli anni successivi la percentuale si riduce a favore del concorso riservato a chi ha tre anni di servizio e del concorso ordinario.
I docenti individuati saranno avviati al terzo anno del FIT (anno di prova): avranno una supplenza annuale in una scuola della regione, svolgeranno le attività previste dal decreto sul terzo anno FIT e saranno soggetti alla valutazione finale dell’anno di prova. Superato l’anno di prova saranno assunti, l’anno scolastico successivo, a tempo indeterminato.
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