Precari

Concorso docenti abilitati, la denuncia di una candidata: “Una farsa, tutti promossi”

Il concorso per docenti abilitati è la prima delle tre selezioni che il Miur sta avviando in base a quanto previsto dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 59 che introduce un nuovo modello di reclutamento per la scuola secondaria.

La selezione sarà aperta a chi ha una abilitazione o è specializzato sul sostegno.

Le graduatorie di merito saranno regionali e formate sulla base di una prova orale (massimo 40 punti) e del punteggio derivante dai titoli e dal servizio pregresso (massimo 60 punti).

Le Commissioni di valutazione sono presiedute da un professore universitario o da un direttore di una istituzione AFAM o da un dirigente tecnico o dirigente scolastico e sono composte da due docenti.

Al Corriere della Sera, parla una delle 50mila aspiranti che parteciperanno al concorso.

Eleonora, 38 anni, docente precaria: “Non studierò disperatamente. Non serve a niente. Nessuno di noi sta studiando, promuoveranno tutti: questo concorso è una farsa”.

“Sono anni che studio, mi preparo, faccio sacrifici per avere una cattedra. Ho cambiato non so quanti licei, ho continuato a studiare e lavorare con un bambina piccola, non mi sono mai arresa perché il mio sogno era insegnare. Da sempre. Ma negli anni ho assistito a promesse non mantenute, a ingiustizie continue: chi si era abilitato con la Sis (la Scuola di specializzazione superiore, ndr) è entrato in prima fascia e ha avuto diritto al ruolo, chi invece aveva preso il Tfa come me è rimasto indietro. Ho visto colleghi con meno esperienza e punteggi scavalcarmi a forza di ricorsi, ho visto graduatorie stravolte. Invece devono mettere su tutto questo carrozzone: stanno cooptando i commissari, e non si sa se ce la faranno perché sono sottopagati; le date dei colloqui dovevano essere fissate per aprile, ma non c’è ancora nessun annuncio ufficiale; poi dovranno farci fare un anno di tirocinio per la definitiva messa in ruolo. E magari imbarcheranno anche migliaia di insegnanti che non servono, come con la Buona Scuola: insegnanti intendo di arte o diritto, mentre mancano tantissimi prof di matematica e fisica, come dimostra il fatto che io ho sempre lavorato”.

Alla candidata sempre “tutto finto”: “Un’altra fregatura di questo concorso? Fanno punteggio solo le supplenze di 180 giorni consecutivi in uno stesso istituto: che non sono così scontate da avere perché spesso i nostri contratti vengono interrotti a Natale. Come non è normale che il ministero spenda tutti questi soldi per allestire un concorso di cui non c’è bisogno, bastava aggiornare la graduatoria e immettere tutti in prima fascia, col diritto alla cattedra nel momento in cui ci sono i posti liberi”.

Andrea Carlino

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