Il bando del concorso docenti abilitati è atteso nei prossimi giorni, o almeno entro Natale, come previsto dal Ministero dell’Istruzione.
Tuttavia, i tempi non sono garantiti, in primis per la recentissima sentenza della Corte costituzionale sull’accesso ai concorsi dei docenti di ruolo, che metterebbe in crisi l’impianto previsto dal Miur. Inoltre, dopo il parere del CSPI, bisogna vedere come si intenderà agire in merito ai titoli di servizio per il sostegno.
Forse il Miur prenderà qualche altro giorno prima di pubblicare il bando di concorso per abilitati proprio a causa della sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 1, comma 110 della riforma ‘Buona scuola’, e di conseguenza un articolo del decreto legislativo dello scorso aprile, nel punto in cui escludono dalla partecipazione ai concorsi pubblici per il reclutamento del personale docente gli insegnanti già assunti con contratto a tempo indeterminato nelle scuole statali.
La pronuncia, spiega Palazzo della Consulta, “è destinata ad applicarsi anche alle prossime procedure concorsuali di reclutamento dei docenti”.
La sentenza della Consulta è destinata a incidere, oltre che sull’imminente concorso per abilitati, anche sulle procedure del prossimo concorso per non abilitati, previsto i primi mesi del 2018, perché andrebbe a creare dei problemi di gestione che il Miur non aveva previsto.
L’incontro dello scorso 7 dicembre fra Miur e sindacati, ha toccato quindi anche il tema della valutazione titoli del concorso docenti abilitati, che giocherà un ruolo cruciale.
In particolare, sui posti di sostegno, il CSPI ha proposto di mettere in evidenza l’esperienza professionale, compreso il servizio di sostegno da valutare anche per posto comune, dato che si tratta di una procedura destinata a chi è già in possesso dell’abilitazione.
Il Miur, stando a quanto riferiscono i sindacati, starebbe pensando di non seguire la strada del CSPI, ma di procedere come riportato sul decreto alla legge 107, ovvero di mantenere la valutazione solo nella specifica procedura concorsuale.
Una cosa è certa: quando uscirà il bando di concorso si schiariranno anche questi dubbi. Nel frattempo riepiloghiamo tutte le informazioni riguardanti il concorso docenti abilitati.
Data la natura delle prove, che consisteranno in una sola prova orale, ovvero in una lezione simulata “preceduta da un’illustrazione delle scelte didattiche e metodologiche in relazione ai contenuti disciplinari indicati dalla commissione”, i tempi potrebbero essere effettivamente brevi.
Ma allo stato attuale sembra più probabile la pubblicazione del bando entro dicembre e l’inizio delle prove a seguire nelle prime settimane di gennaio. E successivamente, la formazione delle graduatorie regionali di merito. Tempistica prevista senza intoppi di varia natura, ovviamente.
Come previsto dal decreto legislativo 59 del 13 aprile scorso in merito al nuovo reclutamento degli insegnanti, il prossimo concorso è riservato al personale docente in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria.
Inoltre, ai candidati che possiedono, oltre all’abilitazione, anche il titolo di specializzazione sul sostegno nello stesso grado di istruzione dell’abilitazione, sarà consentito partecipare anche alle selezioni per i posti sul sostegno.
Anche gli insegnanti tecnico pratici potranno partecipare al concorso, solo se iscritti nelle graduatorie ad esaurimento oppure se inclusi nelle graduatorie di istituto di II fascia.
Gli stessi ITP, potranno accedere al concorso per il sostegno se, oltre all’inclusione nelle GaE o nelle GI di seconda fascia di istituto, avranno anche la specializzazione sul sostegno, ovviamente, riferito allo stesso grado di istruzione delle graduatorie in cui sono iscritti.
La pronuncia della Consulta, non sembra però entrare nel merito dei docenti di ruolo assunti con riserva, ce invece secondo il sindacato FLP Scuola Foggia, potrebbero entrare a far parte del concorso.
Infatti, come abbiamo scritto in precedenza, il sindacato FLP Scuola Foggia ha pubblicato una bozza in merito al concorso abilitati, in cui oltre a confermare la maggior parte dei punti già noti, ha invece posto un’interessante punto di vista, riguardo il possibile inserimento nella procedura concorsuale di quei docenti di ruolo assunti con riserva, quindi ad esempio i docenti TFA e PAS inseriti in GaE e in alcuni casi assunti a tempo indeterminato appunto con riserva: “Non sono ammessi al concorso coloro che siano titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato da docente presso le scuole statali. Sono ammessi con riserva i docenti che siano stati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento in forza di provvedimenti giudiziari non definitivi alla data termine per la presentazione delle istanze di partecipazione al concorso di cui al presente decreto e che abbiano, per tale ragione, stipulato contratti di lavoro a tempo indeterminato soggetto a condizione risolutiva, purché in possesso del titolo di abilitazione o di specializzazione di cui al comma 1”.
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