Il 22 marzo si chiudono i termini di presentazione delle istanze online per partecipare al prossimo concorso docenti riservato agli abilitati. Tuttavia, come altre volte sottolineato da questa testata, i dubbi attorno a questa procedura non mancano, anzi. La domanda ricorrente è: con un concorso bandito senza posti in palio, che fine faranno i vincitori?
Domanda più che legittima, dato che ancora non si conoscono i posti liberi per provincia. Posti che comunque non arriveranno prima degli esiti dei trasferimenti, ovvero dopo la presentazione della domanda. E comunque, i reali posti disponibili si avranno dopo le immissioni in ruolo, che saranno destinate alle GaE e alle graduatorie di merito dei concorsi.
Risulta evidente che i futuri vincitori del concorso riservato agli abilitati potranno inserirsi solo dopo le assunzioni da GaE e da GM dei concorsi ordinari.
La legge, come ricorda anche Italia Oggi, ha previsto che il 50% dei posti vacanti e disponibili debba essere destinato agli aspiranti utilmente collocati nelle graduatorie a esaurimento. Mentre il restante 50% sarà destinato, con priorità, alle immissioni in ruolo dei vincitori e degli idonei tratti dalle graduatorie dei concorsi a cattedra.
Di conseguenza, ai vincitori di questo concorso riservato resteranno quelli vuoti. Tali aspiranti, saranno immessi ogni anno, ma con una quantità ancora sconosciuta. Si sa per certo che nel biennio 2020/2021-2021/2022 il contingente sarà individuato nell’ordine dell’80% dei posti residui; nel biennio 2022/2023 e 2023/2024, il contingente scenderà al 60%; nel 2024/2025 e nel 2025/2026, si arriverà al 40%; per gli anni 2026/2027 e 2027/2028 al 30% e il 20% per i bienni successivi, fino all’integrale scorrimento di ciascuna graduatoria di merito regionale. Dunque, la percentuale diminuirà costantemente.
Ma ovviamente, queste cifre, non ci danno effettiva contezza per fare previsioni per i vincitori del concorso riservato.
Ma non bisogna nemmeno fare drammi, perché le GaE, da cui dipendono anche le immissioni dei prossimi vincitori, se non sono esaurite, lo saranno a breve. Si spera.
Per questo motivo la quota percentuale dei posti residui che scende a partire dal 2024/2015 dovrebbe essere direttamente proporzionale all’esaurimento delle GaE.
Peraltro, la nota del 14 febbraio del Miur invita gli Uffici scolastici regionali a fornire un quadro completo delle diverse graduatorie ancora vigenti in ciascuna regione e provincia, sia per le GaE che per le Graduatorie di merito.
C’ da dire anche che il Ministero avrebbe già dovuto pubblicare i dati sulle disponibilità per classe di concorso, posto comune e di sostegno, come aveva promesso di fare, sul Portale Unico dei dati della Scuola. Stiamo parlando del comma 136 della Legge 107 del 2015, la Buona Scuola, che istituisce appunto il Portale unico dei dati della scuola. Lo scopo è quello di mettere a disposizione dei cittadini per dare concreta attuazione al principio della trasparenza, un accesso libero alle informazioni e ai dati della scuola senza autenticazione o identificazione. E nel novero di queste attività, rientra anche l’accesso libero per conoscere il numero di insegnanti assunti in ruolo per classe di concorso oppure il numero dei posti di sostegno disponibili e vacanti per ciascuna regione e provincia. Peccato che questo non è avvenuto, costringendo gli aspiranti a “scegliere al buio” la regione d’interesse.
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