Conto alla rovescia per l’inizio del concorso a cattedra. Le prove scritte (che avranno una durata di 150 minuti) inizieranno il 28 aprile e saranno computer based (il candidato leggerà i quesiti e risponderà agli stessi attraverso una piattaforma online) e ci saranno due turni per ogni giorno di prova, mattino e pomeriggio.
Sono previste 8 domande sulla materia di insegnamento di cui 2 in lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo, obbligatoriamente l’inglese per la primaria). Sei quesiti saranno a risposta aperta (di carattere metodologico e non nozionistico) e 2 (quelli in lingua) a risposta chiusa; il candidato dovrà dimostrare di avere un livello di competenza pari almeno al livello B2.
Intanto scoppia la grana del reclutamento (e dei relativi compensi) per i commissari. Come già ampiamente documentato da “Tecnica della Scuola nelle scorse settimane, così come già fatto dai sindacati come “Gilda degli Insegnanti”, infatti vi sono delle difficoltà per reclutare i commissari che dovranno giudicare i candidati.
Ricordiamo, infatti, che non solo per i componenti delle commissioni di concorso non è previsto l’esonero dall’insegnamento, ma anche che quello che percepiranno è a dir poco ridicolo, se si considera l’impegno.
I compensi previsti sono 251,00 euro per i Presidenti e 209,24 euro per i commissari. Si tratta di compensi forfettari, ai quali si devono aggiungere “ben” 0,50 € per ogni elaborato corretto e per ogni candidato esaminato. Non si potrà comunque arrivare a percepire più di € 2.051,70. E come se non bastasse, se la commissione dovesse essere suddivisa in sottocommissione, ai componenti di queste ultime competerà il compenso base, ridotto del 50 per cento.
La Gilda degli Insegnanti ha fatto due conti: “Poiché il bando del nuovo concorso stabilisce una tempistica precisa per lo svolgimento degli scritti (150 minuti) e degli orali (45 minuti a candidato), calcolando almeno 20-30 minuti per la correzione di un compito, un commissario che debba giudicare almeno 100 candidati sarà presumibilmente impegnato per una media di 50 ore per la correzione e 75 ore per gli orali. Alle 125 ore, si devono poi aggiungere almeno 10 ore per le riunioni di commissione e la sorveglianza alle prove. In tutto, 135 ore di lavoro qualificato. A conclusione del concorso, con soli 100 candidati (una cifra molto prudente rispetto alle previsioni dei concorrenti per commissione), un commissario prenderà 259 euro lordi, pari a 1,9 euro per ogni ora”.
Il vice-direttore Reginaldo Palermo, nel corso del suo intervento a Gilda Tv del 10 aprile, ha fatto il punto sull’intricata vicenda. Ecco il filmato:
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