Ieri è stato reso noto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che autorizza il bando di concorso docenti per 63.712 posti. Si tratta di 52.828 posti comuni, 5.766 posti di sostegno e 5.118 posti di potenziamento.
Si tratta del primo passo verso l’emanazione del bando. Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri (ormai previsto dopo le festività natalizie) per la riforma delle classi di concorso, dovrà arrivare anche il visto del Presidente della Repubblica e della Corte dei Conti. Soprattutto il secondo rischia di far slittare l’emanazione dei bandi alla fine di gennaio.
Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in un lungo post sulla propria pagina Facebook commenta così la pubblicazione del decreto dopo il via libera del ministero della Semplificazione e dell’Economia:
Il decreto che autorizza il nostro Ministero ad avviare le procedure per assumere, tramite concorso, 63.712 docenti conferma che stiamo andando avanti con la tabella di marcia della Buona Scuola e smentisce le indiscrezioni circolate negli scorsi giorni secondo le quali il concorso, nel 2016, non si sarebbe più fatto. Tutt’altro: il Ministero dell’Istruzione sta lavorando da mesi in questa direzione.
Nei prossimi giorni firmerò il decreto sulle prove, altro passo che ci porta verso l’emanazione dei bandi, che saranno tre: uno per infanzia e primaria, uno per la secondaria di I e II grado e uno per il sostegno. Le 63.712 assunzioni che faremo nel triennio 2016/2018, per la copertura dei posti vacanti e disponibili, si sommeranno, nello stesso arco temporale, ad altri 30.000 posti, anch’essi vacanti, che saranno assegnati ai docenti rimasti nelle Graduatorie provinciali (Gae) che non sono andate esaurite con il piano straordinario di assunzioni di questa estate.
Parliamo, quindi, di più di 93.000 assunzioni a tempo indeterminato nel prossimo triennio. Che si aggiungono alle circa 90.000 di quest’anno. Entro il 2018 avremo assunto più di 180.000 insegnanti. Credo che si tratti di numeri importanti, che dimostrano l’impegno reale e duraturo di questo governo sulla scuola.
Abbiamo dato una risposta al precariato che era attesa da anni. Ma, soprattutto, stiamo lavorando per dare una maggiore continuità didattica ai nostri studenti. Per la prima volta, con la Buona Scuola, si prevede per legge che i posti che restano vuoti e disponibili, di anno in anno, debbano essere assegnati a docenti di ruolo. Finora erano affidati a supplenti, che non andavano a sostituire nessuno, ma a coprire un ‘buco’. In modo temporaneo. Non sarà più così.
Con il concorso, poi, porteremo nella scuola migliaia di giovani abilitati. Energie nuove per il nostro sistema di istruzione. Si torna alla Costituzione, finalmente. Con concorsi che saranno banditi ogni tre anni.
So che molti insegnanti attendono il bando e i decreti collegati con impazienza per poter cominciare la loro preparazione. A loro dico, manterremo l’impegno: il concorso si farà questa primavera. E a settembre avremo le prime assunzioni.
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