Sui ricorsi per partecipare al concorso docenti 2016, il ministro Giannini ostenta sicurezza. Perché, dice, la legge è chiara: è riservato ai soli abilitati.
Intervistata dall’Ansa, Stefania Giannini, prima assicura che “il ministero sta seguendo con attenzione tutta la procedura del concorso e anche la questione dei ricorsi“.
Poi, però, precisa che il ministero dell’Istruzione ha fatto i passi giusti: “siamo tranquilli“, sottolinea. E aggiunge: “stiamo lavorando per garantire a chi ha fatto domanda, avendone i requisiti, che tutto si svolga nel migliore dei modi e secondo quanto previsto dalla legge che è chiara e inequivoca: il bando è riservato ai soli abilitati“.
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A proposito delle prime ordinanze del Tar Lazio, che sarebbero già centinaia, Giannini sostiene che “si tratta al momento di alcuni decreti di carattere cautelare, che non entrano nel merito e rimandano a successive decisioni collegiali del Tar. Per ora non è stato espresso alcun giudizio di merito. Qualora fosse necessario, ci opporremo nelle sedi opportune“.
Insomma, la battaglia legale è solo agli inizi. Peccato che al centro vi siano decine di migliaia di laureati. Che, è probabile, potranno svolgere sì il concorso. Seppure con “riserva”. In attesa che i giudici entrino nel merito della questione. E che si giunga, sembra di capire, all’ultimo grado di giudizio. Con la decisione finale sul loro destino che arriverà, quindi, a concorso abbondantemente finito.
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