Un concorso pubblico
Nemmeno “un aspirante maestro delle prove suppletive della selezione svolte la scorsa primavera, ad un anno di distanza dalle prove ordinarie, è stato ammesso al colloquio dopo le verifiche scritte”. Scrive l’Usr della regione Veneto: “Si rende noto che la Commissione giudicatrice ha comunicato in data 02 ottobre 2017 che NON risultano esserci candidati ammessi alla prova orale”.
Secondo Anief qualcosa non funziona: perché si è arrivati a questo rigore senza precedenti, rimane tutto da capire.
“L’impressione è che si stia realizzando una sottile operazione di contrasto di questi docenti verso la loro stabilizzazione. Resta da capire anche che fine faranno i 6.399 candidati dell’ultimo corso di Scienze della formazione primaria”.
Anche in Sicilia nessun candidato delle prove suppletive della selezione svolte la scorsa primavera, ad un anno di distanza dalle prove ordinarie, è stato ammesso all’orale.
“Come è possibile che il personale precario già formato e abilitato all’insegnamento non sia, in blocco, nemmeno in possesso delle conoscenze, capacità e competenze minime per svolgere la professione?”, si chiede Anief.
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