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Concorso docenti, interrogazione a Giannini: prove da ripetere

Gian Marco Centinaio, senatore Lega Nord, ha inviato un’interrogazione parlamentare al ministro Giannini, in merito alle inefficienze del concorso docenti, chiedendo la ripetizione delle prove.

Ecco il testo dell’interrogazione al ministro Stefania Giannini:

​”si sono concluse da poco le valutazioni delle prove scritte relative al concorso per assegnare 63.712 posti a cattedra nel corso del triennio 2016-2018, così come stabilito dalla Legge 107/2015, meglio nota come ‘La Buona Scuola’;

​a tal proposito numerose sono già state le segnalazioni di inefficienze e di pressapochismo che hanno caratterizzato la gestione di tutto il concorso dalle sue fasi iniziali fino ad oggi; 
la più recente vicenda, ma sicuramente non l’ultima, riguarda un’insegnante del Lazio, che si è vista recapitare dall’Ufficio scolastico regionale una mail di ammissione agli orali, pur non avendo partecipato nemmeno alla prova scritta e che perciò ha denunciato il fatto assurdo sui social network;

​questa paradossale situazione testimonia e la dice lunga sulla gestione del concorso, con cui si dovrebbe definire la stabilizzazione dei docenti precari: anomalie nelle procedure concorsuali e nella formazione delle commissioni esaminatrici, compensi risibili per i commissari, griglie di valutazione pubblicate dopo la prova scritta, così che gli insegnanti non hanno potuto conoscere i criteri in base al quale sarebbero stati valutati, addirittura una docente bocciata agli scritti, ma richiamata dall’Ufficio scolastico regionale a far parte di una commissione giudicatrice e addirittura il caso di Palermo, dove i candidati sono stati chiamati a riconoscere i propri elaborati dopo la valutazione, perché erano stati persi i codici che permettevano diabbinare lo scritto al candidato;

​con una tale quantità di imprecisioni e irregolarità anche molto gravi, sorgono molti dubbi sulla qualità delle valutazione degli elaborati dei candidati, vista anche la quantità di bocciature seguite alla prova scritta, 

l’interrogante chiede di sapere:

​quali iniziative urgenti, vista l’imminenza dell’inizio del prossimo anno scolastico, intenda assumere il Ministro al fine di assicurare il regolare svolgimento del concorso;

​se non ritenga necessario ripetere il concorso vista la quantità di errori e comportamenti illegittimi che lo hanno caratterizzato durante tutte le sue fasi”.

Insomma, l’estate a Viale Trastevere sembra essere bollente, con i problemi legati ai trasferimenti, le polemiche per la chiamata diretta e le imprecisioni e gli episodi “originali” del concorso a cattedra.

Fabrizio De Angelis

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