“Se il Governo intende davvero porre rimedio all’ingiusto trattamento economico previsto per i commissari del concorso, la smetta di tirare dritto per la sua cattiva strada e conceda almeno l’esonero dalle lezioni e dalle altre attività scolastiche”. E’ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Esaminare i candidati che aspirano alla cattedra è un compito di grande responsabilità ed è assurdo ricompensare questo delicato lavoro con la misera cifra di un euro l’ora e, per giunta, costringere i commissari a tour de force assurdi tra attività didattica e commissioni. Chi, diversamente dal presidente del Consiglio, vive e conosce bene la realtà della scuola, sa quanto sia estenuante conciliare con l’insegnamento in classe le sessioni d’esame, che come stabilito dal calendario pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale si svolgeranno sia di mattina sia di pomeriggio per le prove scritte. Fare un doppio lavoro e ricevere un compenso da fame è lesivo della dignità umana e professionale. Ci auguriamo – conclude Di Meglio – che la rassicurazione arrivata ieri da Renzi non sia la solita promessa propagandistica elargita a buon mercato”.
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