Affida il suo pensiero ai social network, su un gruppo Facebook molto gettonato dal personale della scuola, l’insegnante che ha declinato l’invito ad assumere l’incarico di commissario nel prossimo concorso. Mentre il Miur cerca a tutto spiano commissari e presidenti anche tra i docenti pensionati e precari, ecco cosa scrive il docente rinunciatario, spiegando le ragioni della sua netta presa di posizione: “E così ho rinunciato all’incarico di commissario d’esame per il concorso ordinario 2016. Il poco professionale ministero mi voleva elargire 200 euro lordi per 600 ore di lavoro, senza distaccarmi e quindi fare doppio lavoro (immaginiamo con quale lucidità avrei dovuto decidere le sorti dei futuri docenti dei prossimi 25-30 anni). Per non parlare delle ferie di Agosto che avrei dovuto rinunciare, perché non hanno fatto le cose nei tempi giusti. Senza contare le beghe legali per ricorsi. La buona scuola dovrebbe iniziare da qui, stimando di più chi fa il nostro lavoro, con concreti segnali di apprezzamento. Sono sicuro che molti miei stimati colleghi faranno saltare il concorso di chi già da molti anni insegna ed è anche abilitato per questo”.
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