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Concorso docenti, prova scritta da 150 minuti e più punti per chi presenta pubblicazioni

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Le prove scritte del concorso per selezionare 63.712 docenti dureranno 150 minuti: saranno 8 quesiti a risposta aperta, due dei quali formulati in lingua straniera.

La scelta dalla lingua non italiana verrà formulata candidato (anche se per la primaria sarà necessariamente l’inglese): dovranno essere svolti naturalmente nella medesima lingua, con l’obiettivo, da parte della commissione, di accertare la competenza almeno al livello B2 della certificazione europea.

Le indicazioni giungono da chi ha visionato, nelle ultime ore, il testo consegnato il 13 gennaio al Cnpi che si è insediato (eleggendo Francesco Scrima come presidente) dopo le elezioni dello scorso mese di aprile.

La prova orale sarà invece più breve: durerà in tutto 45 minuti, suddivisi tra non oltre 35 minuti di lezione simulata e un’altra decina di minuti di colloquio sui contenuti della lezione e per accertare la conoscenza della lingua straniera.

 

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Le commissioni giudicatrici, presiedute da un docente universitario o un dirigente, potranno assegnare sino a 100 punti: 40 per le prove scritte, 40 per la prova orale e 20 per i titoli. Per questi ultimi, varranno anche le pubblicazioni (probabilmente solo se inerenti la disciplina) e il servizio prestato a tempo determinato per almeno 180 giorni per ciascun anno scolastico (solo però se continuativo, quindi non varranno le supplenze brevi “spezzate”).

Il bando conterrà, ovviamente, anche i i programmi di esame e l’articolazione delle prove per ciascun ambito disciplinare. Alla ‘Tecnica della Scuola’ risulta che i contenuti dei programmi non potranno discostarsi di molto da quelli dell’ultimo “concorsone”, salvo il fatto che per molte nuove classi di concorso dove confluiranno più discipline si tratterà di argomenti allargati.

 

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