Oggi, 19 marzo, con quelle della secondaria si concludono tutte le prove scritte del concorso docenti. Ci sono già polemiche in merito ai contenuti dei quesiti proposti agli aspiranti insegnanti: sono molti coloro che credono siano stati troppo facili, come se le prove fossero mere formalità.
“Chi è l’autore della riforma della scuola del 1923? A) Luigi Berlinguer B) Tina Anselmi C) Aldo Moro D) Giovanni Gentile. Da chi è redatto il Piano Didattico Personalizzato (PDP)? A) Dalla famiglia B) Dallo studente C) Dall’azienda sanitaria D) Dalla scuola”, questi alcuni dei quesiti proposti. Ecco come ha commentato il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella su Il Corriere della Sera: “Solo un selezionatore di manica extra-large deciso a promuovere tutti ma proprio tutti salvo i somari con gli zoccoli poteva infilare nel maxi-concorso a cattedre previsto dal Pnrr per assumere i nuovi docenti (docenti: mica bagnini) domande che sarebbero escluse da Amadeus e da ogni quiz televisivo perché troppo facili. Tant’è che Tuttoscuola (‘Mancava solo la domanda sul colore del cavallo bianco di Napoleone’) spiega che su 185.928 candidati gli ammessi agli orali sono addirittura 158.158 cioè l’85%”.
“I casi sono due: o il livello medio di preparazione dei candidati è altissimo, oppure l’’asticella’ dei quiz della prova scritta è stata posta a livello ginocchia, selezionati come fossimo in tv da Amadeus”, scrive Tuttoscuola.
Intervenuto nel corso della diretta della Tecnica risponde live di ieri, 18 marzo, il docente Giovanni Morello ha parlato di come si si svolgerà la prova orale del concorso docenti scuola secondaria, dando informazioni utili e consigli ai candidati che hanno superato la prova scritta:
“Il punteggio minimo per superare la prova scritta era 70 su 100. I successi sono andati al di là delle previsioni, anche degli organizzatori del concorso perché per quanto riguarda la primaria si è arrivati all’80,36%, alla secondaria ancora meglio con l’87,21% che ha superato la prova (113mila su 130mila). È andata molto bene e quindi all’orale ci sarà un’attenzione particolare a creare una certa scrematura”.
“Per l’orale non c’è un calendario definito, verrà stabilito dalle singole commissioni in base alla lettera che verrà estratta all’avvio della sessione quindi non c’è una data certa. Dove si svolge? Nella regione per la quale è stata presentata la domanda, a meno che non si siano create delle aggregazioni disposte dal Ministero e allora bisognerà vedere quale sarà la regione titolare dell’effettuazione della prova orale. La durata? Non potrà superare i 45 minuti, a meno che non ci siano casi di svolgimento della prova pratica. All’interno di questi 45 minuti la lezione simulata, che è una parte della prova orale non potrà durare più della metà del tempo previsto per lo svolgimento complessivo della prova orale. Il candidato di fatto dovrebbe estrarre due tipologie di elementi: la domanda disciplinare per il colloquio all’inizio della prova e la traccia da sviluppare che sarà estratta 24 ore prima”.
“Il colloquio su cosa verte? Sul famigerato Allegato A, un enorme bacino di riferimenti, contenuti, discipline, normative piuttosto ampio che il candidato dovrà padroneggiare rispondendo ai quesiti che saranno estratti prima della prova. Cosa deve dimostrare di possedere durante il colloquio? Sicuramente le conoscenze e le competenze della disciplina relativa alla classe di concorso per cui partecipa o sulle attività di sostegno nel caso in cui il candidato concorra per posti di sostegno. Poi dovrà dimostrare di possedere competenze didattiche generali e capacità di progettazione efficace, conoscenze legate alla legislazione, capacità di comprensione, di conversazione in lingua inglese almeno livello B2 del quadro comune riferimento europeo e poi di saper utilizzare le tecnologie e i dispositivi che servono per rendere più efficace l’attività didattica in vista del raggiungimento degli obiettivi programmati”.
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