Categorie: Politica scolastica

Concorso docenti, sempre più candidati. Giovedì 11 Giannini svelerà il tipo di prove

Con il prossimo concorso si andrà a formare “l’esercito di educatori che accompagnerà la nostra scuola per i prossimi 20 anni”.

“Sarà una responsabilità enorme, nostra e loro”, a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, nel corso della trasmissione Uno Mattina su Rai1 del 9 febbraio, interpellata a proposito del concorso per l’assunzione di 63.712 nuovi docenti.

Giannini ha tenuto a dire che “non sono 63mila, sono oltre 200mila i potenziali insegnanti di ruolo” che potranno partecipare al concorso: “molti già insegnano in forma precaria nella scuola, molti sono più giovani e hanno un’abilitazione da trasformare vincendo il concorso nazionale in un posto di ruolo”.

Salgono, quindi, almeno a sentire il ministro, i candidati già abilitati all’insegnamento che potrebbero essere interessati a vincere l’atteso concorso.

Forse, ma questa è solo una nostra ipotesi, al Miur si stanno convincendo del fatto che saranno una cifra non esigua coloro che tenteranno la via diretta per entrare in ruolo pur essendo già presenti nelle Graduatorie ad esaurimento. Ricordiamo, questo proposito, che le prime stime del Miur indicavano poco più di 160mila candidati potenziali. Ora, invece, si parla di oltre 200mila.

 

{loadposition bonus_1}

 

Il responsabile del Miur ha anche accennato, in modo entusiasta ma generico, delle modalità che porteranno a decidere sui prof meritevoli di avere una cattedra a titolo definitivo: “stiamo lavorando per rendere questo concorso selettivo ma anche rispettoso delle storie differenti. Credo che sarà una decisione finale equilibrata e una opportunità straordinaria”.

Giannini, invece, dovrà entrare nel dettaglio delle procedure prescelte sul concorso, assieme al Governo, all’ora di pranzo di giovedì 11 febbraio, quando, a partire dalle ore 13.30 (con diretta webtv), la commissione Cultura della Camera svolgerà l’audizione dello stesso ministro sull’attuazione della Legge n. 107/2015 e, in particolare, sulle modalità del prossimo concorso per diventare insegnante della scuola pubblica.

In quell’occasione, il ministro renderà anche pubblica la decisione presa assieme al premier Renzi sul numero (1 o 2?) di quesiti in lingua inglese da sottoporre ai partecipanti al concorso, in occasione della prima verifica scritta (da svolgere in primavera). Oltre che le eventuali modifiche apportate a seguito dei rilievi posti dal Cspi, chiamato per legge ad esprimersi sul testo del prossimo concorso a cattedre.

 

{loadposition facebook}

 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

A Carolina Picchio, vittima di cyberbullismo, la prima scuola intitolata d’Italia

L'istituto comprensivo di via Sidoli a Torino sarà intitolato a Carolina Picchio, la studentessa di…

18/07/2024

Codice disciplinare scuola: ancora nulla di fatto per la chiusura della sequenza; Flc-Cgil e Uil non firmeranno

Ancora un nulla di fatto per la sequenza contrattuale sul sistema delle sanzioni disciplinari per…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, ultimi giorni per compilare la domanda: affrettati e prenota la tua consulenza

Ultimi giorni per le assegnazioni provvisorie e utilizzazioni 2024! Non perdere tempo, prenota subito la…

18/07/2024

TFR liquidato anche dopo diversi anni, una petizione per chiedere di abolire il differimento della liquidazione per i dipendenti pubblici

Le lunghe tempistiche della liquidazione del TFR e TFS per i dipendenti pubblici continuano a…

18/07/2024

GPS 2024-2025, per inserire le 150 preferenze è necessario che siano pronte le graduatorie con i relativi inserimenti di tutti gli insegnamenti

La domanda del momento è: quando sarà possibile caricare le 150 preferenze per gli incarichi…

18/07/2024

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024