Ho svolto ieri la prova scritta del concorso straordinario e la mia esperienza è stata positiva; pensavo al “massacro”, memore del concorso ordinario del 2021, e invece è stato più facile del previsto. Sostanzialmente per questo concorso la questione era: “se hai studiato passi “, ma anche se hai un po’ di fortuna.
L’attesa del concorso è partita già da quest’estate, tra ipotesi e falsi comunicati, e onestamente ho visto in tanti colleghi e concorrenti lo stress di tutti questi mesi di studio e di attesa.
Ho svolto la prova il penultimo giorno, nel turno pomeridiano, presso un istituto di Giussano in provincia di Monza. La prova e le operazioni burocratiche sono state svolte in modo molto professionale, e mi sono sentito molto sicuro nello svolgere il test, perché erano tutti argomenti che ho trovato nei manuali che avevo studiato; nessuna domanda trabocchetto e nessun argomento fuori luogo, che potesse tradirci.
Non mi aspettavo onestamente tutto ciò, considerando che la classe docente, per trattamento, non ha mai vissuto momenti felici, tra algoritmi, graduatorie, e lunghe attese di decreti e concorsi.
Sicuramente visto l’alto numero di concorrenti promossi, la competizione sarà tanta alla prova orale, parliamoci chiaro, soprattutto tra colleghi inseriti nelle stesse classi di concorso.
L’elevato numero di docenti promossi, sicuramente conferma l’ottimo livello della classe docenti italiana, il fatto che sia stato rispettato il programma attraverso le domande proposte, ma allo stesso tempo ci ritroveremo in un bellissimo “gioco al massacro “
I posti sono limitati, non ci sarà l’idoneità, quindi che vinca il migliore.
Ma si sa, a noi docenti piace un po’ giocare con il fuoco, e non smettiamo mai di lottare, perché questo lavoro lo amiamo.
Giovanni Triassi
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